Categories: Cronaca

Lo schianto fra due treni a Inverigo: la verità dai video e dalle scatole nere. La Polfer ha depositato la relazione

L’indagine della Procura di Como sull’incidente ferroviario di giovedì sera a Inverigo non ha ancora nomi iscritti sul registro degli indagati.Prima, il magistrato di turno, il pubblico ministero Daniela Moroni, vuole approfondire la relazione della Polfer che sarebbe stata depositata al palazzo di giustizia nella giornata di ieri. Le ricostruzioni effettuate dalla Ferroviaria, unite all’analisi della scatola nera dei due treni (che sono stati posti sotto sequestro) e alla visione delle telecamere presenti sul punto dell’incidente – che sono al vaglio della polizia scientifica – potranno poi far emergere eventuali elementi che faranno propendere per una strada piuttosto che per un’altra.Cautela massima, insomma. Nonostante l’immediata presa di posizione di Trenord, che già nella serata di giovedì aveva precisato, con una nota stampa, come fosse stato il macchinista del convoglio in partenza da Inverigo e diretto ad Asso ad aver «lasciato la stazione con il semaforo rosso». Ancora da decidere, ma anche questo passaggio importante attende una migliore definizione dell’accaduto agli occhi della Procura, la data in cui verranno ascoltati i macchinisti dei due treni coinvolti nell’impatto: convogli che – alla sera di giovedì – erano carichi di pendolari che tornavano a casa dopo una giornata di lavoro. Circa cinquanta i passeggeri che sono rimasti contusi. Sette invece i feriti trasportati in ospedale, sei dei quali in codice giallo. Tra questi anche il macchinista di uno dei treni. La persona in condizioni più serie dopo lo scontro è una 25enne di Melegnano, che ha subito un trauma addominale. Anche quest’ultima comunque, non grave, è stata dimessa.La Procura di Como ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo e lesioni colpose. L’impatto tra i due treni è stato frontale, nel punto in cui i binari – lasciata da stazione di Inverigo – da due diventano uno solo. Coinvolti un convoglio partito da Milano Cadorna e diretto ad Asso e uno che viaggiava in direzione opposta. Su uno dei due locomotori coinvolti nell’incidente, come confermato da Trenord, era presente anche un allievo della scuola macchinisti. «Alla guida – hanno tuttavia precisato dalla società milanese – risultava comunque il macchinista, che in ogni caso ha la piena responsabilità di quello che accade all’interno della cabina».

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