Ha rinnovato venerdì l’allarme Ats Insubria per il costante aumento dei contagi anche sul territorio e i fattori di rischio causati dalla riapertura delle scuole in presenza (superiori escluse) dopo la pausa natalizia.Oggi, e almeno fino al 15 gennaio, tutta la Lombardia è in area arancione. Ovvero sono in vigore il divieto di spostamento se non per comprovate esigenze da un comune all’altro (esclusi i paesi sotto i 5mila residenti), bar e ristoranti possono fare soltanto l’asporto, vige il coprifuoco dalle 22 alle 5, i negozi dei centri commerciali chiudono nel weekend.Dopo le disposizioni a carattere nazionale del “decreto Natale”, da lunedì l’Italia è stata nuovamente divisa a livello regionale, con colori e regole diverse in base all’indice Rt di propagazione del contagio. Con Rt sotto l’1 la regione è gialla, tra 1 e 1,25, ed è il caso della Lombardia, ecco l’arancione e oltre l’1,25 si entra in zona rossa.Il team di “Predire è meglio che curare” guidato dal ricercatore Davide Tosi e con cui collabora anche Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, si è immaginato invece su Facebook un’Italia divisa tra le 107 province nazionali.Tosi, esperto di computer science e analisi dei big data, ricercatore del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate all’Università dell’Insubria, e aggiunto alla Bocconi di Milano, ha pubblicato una cartina con i nuovi colori in base all’indice Rt su scala provinciale. L’indice è visibile sul sito covid19-italy.it dello stesso Tosi con Alessandro Riva e Alice Schiavone dell’Università degli Studi dell’Insubria.Ebbene, Como, grazie al suo Rt a 0,992 aggiornato al 6 gennaio, si troverebbe in giallo. Con Como, solo altre 41 province italiane, da Aosta a Ragusa. In Lombardia le province gialle sono: Como, Varese (Rt 0,951), Monza e Brianza (Rt 0,923), Lodi (Rt 0,969) e Bergamo (Rt 0,939). Non mancano in Italia province rosse, la più vicina a Como è quella del Verbano Cusio Ossola (Rt 1,268). L’altra nel Nord è sempre di confine, Imperia (1,343). Al centro, Perugia (1,26) e Fermo (1,301), al sud Foggia, Cosenza, Vibo Valentia (1,464), Reggio Calabria e Trapani (1,293). «Abbiamo sviluppato uno script per creare in automatico la colorazione a zone dell’Italia, ma a livello provinciale invece che regionale, secondo il nuovo schema basato sull’indice Rt» spiega Tosi, che ricorda però che Rt «non è l’unico parametro usato per calcolare la colorazione delle zone». I dati utilizzati sono quelli ufficiali del Dipartimento Protezione Civile per tutti gli indici Rt a livello nazionale, regionale e provinciale.«Intervenire subito a livello micro e non macro, nei confronti di province che mostrano un incremento nel contagio, può essere un ulteriore mezzo utile per contenere il contagio a livello regionale e nazionale. Abbiamo gli strumenti per un tracciamento. Sfruttiamo quanto ci mette a disposizione la tecnologia» conclude Tosi.
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