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L’orgoglio italiano chiamato Tex, esce l’albo speciale firmato Villa

Esce in edicola l’attesissimo “Texone” firmato da Claudio Villa,Tex l’inesorabile, a oltre 17 anni di distanza dal precedente. È già uscito ed è andato praticamente a ruba in edizione limitata a 699 copie numerate firmate Bonelli per la fiera dei fumetti di Lucca e ora è in versione popolare. Il volume, completamente disegnato dall’artista comasco, storico autore delle copertine di Tex, è uscito il 22 febbraio. Per l’occasione Villa ha pubblicato su Facebook alcuni bozzetti che ha realizzato per questa impresa editoriale notevole.«L’ultima storia che ho pubblicato della serie di Tex era del 2002, poi sono stato completamente assorbito dalle copertine degli albi delle storie dell’eroe western che spesso nel corso degli anni mi hanno richiesto un lavoro straordinario non solo per le edizioni regolari ma anche per le ristampe, con tre copertine da fare fisse al mese più le quattro al mese dell’edizione per “Repubblica”».Realizzare copertine è impegnativo nel caso di Tex. «Non è una semplice tavola, devi calibrare tutti gli aspetti – afferma Claudio Villa – e ti giochi tutto in una sola immagine, hai solo un disegno per attirare il pubblico, per convincerlo a comprare l’albo e a entrare nella storia disegnata che lo scrigno contiene, pertanto devi avere tutti i crismi per essere forte visivamente e convincente dal punto di vista narrativo, devi essere accattivante, dire ma non dire tutto allo stesso tempo».Questa copertina del Tex di Villa ora in edicola è tutta realizzata da lui, comprese le parti a colori. In piena era digitale, è un artista ancora analogico, che non usa affatto il computer, solo china e colori e in questo caso la copertina non ha avuto i trattamenti in postproduzione cui sono di solito sottoposte le opere in bianco e nero che manda in edicola nella serie normale dell’albo western dell’editrice Bonelli di Milano.Ricapitolando, di questo atteso “texone” sono uscite più versioni, quelle per così dire di lusso in livrea colorata di marrone azzurro e rossiccio, poi l’edizione da libreria con copertina rossa e un personaggio originale disegnato ovviamente sempre da Villa che campeggia al centro della copertina e ora c’è questa versione da edicola. Nel libro c’è anche una autocaricatura di Villa che lavora al suo tavolo da disegno con accanto Tex e Kit Carson. Ora sullo stesso tavolo Claudio Villa ha già una nuova storia da copertinare, molto bella, di Mauro Boselli. «Top secret, sto cominciando a lavorarci».Ma cosa piace tanto agli italiani di Tex, icona del fumetto ideata nel 1948 da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini? «Ce lo chiediamo spesso – dice Villa – Gli appassionati sono una grande comunità dove c’è sia il collezionista agguerrito che conserva le copie nel cellophane sia il lettore normale che ama solo passare un paio d’ore di relax con il suo beniamino. È un classico, perché rappresenta forse un mondo che non c’è più o che comunque non troviamo in quello che viviamo oggi nella realtà, un mondo fatto di lealtà, fedeltà, amicizia disinteressata dove dominano sentimenti di giustizia e valori intramontabili. Tex è sinonimo di una evasione piacevole con qualcuno che non vuole insegnarti niente ma è autentico e originale. Il mondo attorno a lui è cambiato, ma lui non è cambiato. È un monumento nazionale. La mia preoccupazione, come artista, è essergli fedele fino in fondo. All’inizio della mia avventura di disegnatore con Tex avevo immaginato di potervi apportare qualcosa di nuovo, poi ho capito che è fondamentale dar voce al Tex che ogni lettore ha nel cuore, e che quindi sarebbe ingiusto apporvi anche la mia personalità. Sono io – conclude Villa – che devo adattarmi a un personaggio che ormai vive di vita propria e chiede di essere amato e rispettato come tale. Io sono solo un umile lavoratore nella vigna del West».

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