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Maccoppi: «Il Como può essere la mina vagante della serie B»

«Il Como? Può essere la mina vagante del campionato, un po’ come l’Atalanta in serie A. Mi piace perché è una squadra molto concreta». Parole di Stefano Maccoppi, difensore della squadra azzurra negli ’80 in serie A, giocatore cresciuto nel vivaio di Orsenigo, al pari di Giacomo Gattuso. «E sono sicuro che l’esperienza nel settore giovanile – aggiunge Maccoppi – gli abbia trasmesso una serie di valori che ora sta portando, da tecnico, ai suoi ragazzi».Da “legend” del Como, Maccoppi segue con grande affetto e vicinanza le vicende degli azzurri. In occasione del recente ritorno di Dan Corneliusson a Como – spiega – abbiamo incontrato l’amministratore Dennis Wise, che ci ha invitato a venire a vedere le partite. Con mio figlio Andrea (giocatore del Chiasso ndr) e mio nipote Alessandro siamo stati ospitati per la partita con il Pordenone. Tenevo particolarmente a far vedere lo stadio dove il nonno aveva giocato e lui è rimasto molto bene impressionato, anche perché, dopo due anni con l’emergenza Covid, si era abituato agli spalti vuoti».«Per il resto devo dire che ho avuto una ottima impressione – aggiunge Stefano – per l’atteggiamento che la squadra ha avuto contro i friulani. Una gara difficile, di quelle che in gergo si definiscono “sporche”. E vincere questi match, che presentano mille insidie, è sicuramente un segnale importante. Quando si gioca bene i tre punti possono essere una logica conseguenza, ma le squadre toste, di carattere, si vedono nelle circostanze poco favorevoli».Una curiosità: contro il Pordenone il Como ha vinto per 1-0 con una rete di Antonino La Gumina su una rimessa laterale: «Subito ho pensato ad un mio gol all’Inter quando giocavo nel Bari – spiega Stefano – Lunga rimessa del mio compagno Massimo Carrera e io che sfuggo alla marcatura di Riccardo Ferri e di testa segno». Per la cronaca, era la stagione 1990- 1991: quel Bari-Inter terminò con il punteggio di 1-1.Ma torniamo all’attualità: «Lo ribadisco, questo Como nell’attuale seri B può dare fastidio a tutti. È una squadra ben costruita nel suo complesso. Mi piace l’attacco, con la torre Alberto Cerri e La Gumina che gli gira attorno. Tommaso Arrigoni è un bel playmaker e la difesa è solida, senza fronzoli. Poi, lo ammetto, sono un estimatore del portiere Stefano Gori che ho avuto con me alla Pro Piacenza: è un ragazzo di qualità, bisogna credere in lui. Sono convinto che un giorno potrà essere protagonisti anche a livello molto alti».«Prediligo la consistenza di una squadra che sa adattarsi alle situazioni – aggiunge Maccoppi – Quando serve giocare bene lo sa fare, ma quando invece è necessario essere meno “estetici” non si fa troppi problemi. Io sono sicuro che in prospettiva le soddisfazioni date da questa squadra possono essere molte. Non mi voglio sbilanciare troppo, ma non posso non essere ottimista».

Nella foto, Stefano Maccoppi con Dan Cornelissuon

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