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Madonna del Ghisallo, il tributo di Gino Bartali. La foto della medaglia incastonata nel manubrio

Una fotografia della bicicletta di Gino Bartali con incastonata nel manubrio la medaglia della Madonna del Ghisallo. L’ha fatta pervenire al Corriere di Como il proprietario del prezioso cimelio, Gianfranco Trevisan, classe 1948, padovano, grande collezionista di mezzi dei campioni del ciclismo: ne possiede decine, portate in gara, tra gli altri, da Fausto Coppi, Felice Gimondi, Argentin, oltre che del campione toscano, scomparso il 5 maggio del 2000. Proprio ieri il ventesimo anniversario.A fare da “ambasciatrice” con Trevisan è stata Gioia Bartali, nipote di Gino, contattata dal nostro giornale per capire se fosse vero il fatto che suo nonno corresse con la medaglia della Madonna del Ghisallo, a cui il campione toscano era molto devoto.Gioia ha spiegato che fino al 1948 Gino ha corso con l’immagine di Santa Teresa del Bambin Gesù. Dal 1949, poi, il tributo al Santuario sul Colle di Magreglio. Una ricostruzione fatta con l’ausilio di Trevisan, che ha fatto pervenire l’immagine alla nostra redazione. Un ricordo che non mancherà di emozionare gli appassionati di questo sport. La bici in suo possesso è la “gemella” di quella che è conservata nella chiesetta del Ghisallo, che all’epoca fu donata proprio da Bartali.Una testimonianza dello stretto rapporto che il corridore di Ponte a Ema aveva con il Santuario caro ai ciclisti di tutto il mondo. Non a caso lo stesso Bartali, tra l’altro vincitore di tre Giri di Lombardia, fu nel comitato esecutivo che alla fine degli anni ’40 fu creato per chiedere che la Madonna diventasse patrona di tutti i corridori, un desiderio poi realizzato nel 1949 da Papa Pio XII.Gianfranco Trevisan come ogni collezionista è giustamente geloso delle sue biciclette, ma tiene a sottolineare: «In passato ho già avuto occasione di parlare con Antonio Molteni, presidente della Fondazione Museo del Ciclismo di Magreglio. Si è parlato della possibilità di esporre nella struttura qualche mezzo di mia proprietà. Mi auguro che in futuro questa idea possa essere concretizzata».Il Museo del Ghisallo, che dovrebbe riaprire lunedì 18 maggio dopo una serie di opere di riadattamento alle normative sul Coronavirus, ospita da par suo le biciclette con cui Bartali vinse il Tour de France nel 1938 e nel 1948, con i numeri dell’epoca, rispettivamente 13 e 31.

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