(ANSA) – CITTA’ DELLA PIEVE (PERUGIA), 01 OTT – E’ nella caserma dei carabinieri per essere interrogata dal magistrato di turno, il sostituto procuratore Manuela Comodi, la donna che nel pomeriggio ha portato il figlio di due anni, morto, in un supermercato di Città della Pieve. La sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti (omicidio il reato ipotizzato nel fascicolo). In base alla ricostruzione degli investigatori, intorno alle 15.30, la donna, una quarantaquattrenne di nazionalità ungherese, senza fissa dimora, è entrata nel supermercato chiedendo aiuto per il figlio di due anni che risultava in grande sofferenza. Ne ha quindi adagiato il corpo – che presentava numerose ferite da taglio al petto – sul nastro trasportatore conta merce di una cassa. I soccorritori del 118, giunti poco dopo, hanno tentato invano di rianimare il piccolo, del quale una ventina di minuti dopo è stato constatato il decesso. Le indagini dei carabinieri sono orientate alla ricostruzione dei movimenti della donna e del bambino, per individuare i luoghi in cui sono recati e accertare, quindi, l’eventuale coinvolgimento di terzi. (ANSA).
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