L’ex assessore: «È come invitare a cena 200 persone con 6 posti a tavola»
Bruno Magatti, capogruppo di Civitas, aveva ampiamente previsto la situazione di caos di sabato.«È stata un’Apocalisse – dice – Lo scorso anno non ha insegnato nulla. Non si può pensare di dire: “Venite tutti a Como”. Anche perché in queste situazioni vengono penalizzati pure i commercianti. La gente arriva in città avvelenata dal viaggio in auto».C’è poi un tema anche di salute pubblica. «Le auto in coda avvelenano l’aria – spiega Magatti, che è stato assessore all’Ambiente durante la giunta Lucini – Ho parlato con chi vive sull’asse di viale Ambrosoli e viale Giulio Cesare. Erano assordati dal rumore delle auto, soffocati dal gas».Il fondatore e capogruppo di Civitas, già docente di matematica e fisica, e vicepreside del Liceo scientifico Giovio, spiega bene con un esempio la conformazione di Como.«È come una bottiglia, con alcune entrate. Non si dilata. Statisticamente c’è una probabilità su cento, su mille, di trovare un parcheggio in convalle – dice ancora Magatti – Chi lo trova lo tiene per ore. Questo tema è già stato sollevato, ma pensate a un caso di emergenza di un singolo in queste situazioni? Sarebbe drammatico. È come se uno invitasse duecento persone a cena, ma ha solo sei posti a sedere. O, restando in tema di cibo, vedere tutti che per il desiderio di mangiare si abbuffano alla nausea. Per gustare le cose belle, come Como, servono spazio e tempo. Non si può comprimere tutto».Bruno Magatti si spinge anche oltre. «Forse è il caso di iniziare a chiedersi se la Città dei Balocchi è ancora utile per Como. O se è il caso di terminare con questa esperienza. Certo, quest’anno non si può certo eliminarla. Ma a me pare sia diventata solo una manifestazione kitsch. I monumenti illuminati come la carta dei biscotti possono piacere il primo anno, forse il secondo. Poi basta. È sempre la stessa cosa. È diventato tutto così artificiale».«Ecco, sapete – sottolinea ancora il consigliere comunale di opposizione – forse sabato un effetto positivo sul traffico dei prossimi weekend natalizi lo ha portato. Ha vaccinato tutti quelli che arrivavano da fuori e sono venuti in automobile a Como».«Credo che dopo essere stati delle ore in coda, a Como non verranno più – dice ancora – Il problema è che a Sud di Como ci sono alcuni milioni di abitanti. Non riusciremo mai a vaccinarli tutti. Neppure con un sindaco medico come il nostro. Che prima di tutto dovrebbe tutelare la salute dei suoi cittadini».
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