Magie di lago tra idrovolanti e Razionalismo

Magie di lago tra idrovolanti e Razionalismo

Il suo lavoro è orientato a indagare il mondo, per trascenderlo. Ma l’ostacolo che lo ossessiona è il tempo. Per aggirarlo, se ne fa alleato. Lo evoca e lo rappresenta nella sua incessante azione corrosiva direttamente sulla superficie delle opere. Che sono da leggere, quindi, anche come fotogrammi di un film che si credeva finora perduto. Ma l’effetto non è orientato alla nostalgia, perché il tessuto d’immagini, dopo questo bagno in una ideale emulsione “vintage”, torna a casa denso e ricco, vibradi suggestioni e interferenze.È il mondo di Marco Brenna, che dedica ai lettori una tecnica mista di piccole dimensioni (12×30 cm), Trampolino con sorvolo di idrovolanti. È un duplice omaggio al mito del volo “idro” sul lago e alla Canottieri Lario, la struttura razionalista di viale Puecher, sede dell’omonima e storica società sportiva, progettata da Gianni Mantero. In cui spicca appunto l’ardito trampolino in cemento armato a sbalzo. Brenna espone questo e altri lavori recenti sul tema dell’idrovolante in volo sul lago in una personale all’hangar dell’Aero Club Como fino al 21 ottobre. I segni del tempo “informali” – come macchie, graffi, cancellature e schizzi – convivono in questa immagine con i segni del tempo scanditi dalla figurazione: il profilo dei monti con il loro lentissimo fluire da rocce aguzze a raddolciti promontori, l’utopia geometrica del ’900 che si fa tangibile struttura e lo slancio futurista dei velivoli sulla città e sulla sua storia. Il tutto per fermare e “mixare” in un istante («Fermati dunque, sei così bello!» gli direbbe il Faust di Goethe, se redivivo passasse un giorno da Como) tutto quanto fa bellezza e prestigio sul lago, tra paesaggio e documenti di architettura. Il prossimo anno Marco Brenna tornerà su questi passi espressivi in una personale che andrà in scena in uno spazio pubblico cittadino.L’opera

Lorenzo Morandotti