Negli ultimi 10 anni, la città di Como ha superato i limiti europei per le polveri sottili (Pm10) ben 8 volte. Un dato che pone il capoluogo lariano nella poco invidiabile posizione di città tra le 30 più inquinate d’Italia, almeno dal punto di vista della qualità dell’aria.La conferma di questa situazione critica è contenuta nel dossier Mal’Aria 2020 di Legambiente, i cui dati salienti sono stati presentati ieri. Como è anche tra le 54 città che nel 2019 hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (Pm10) o per l’ozono (O3).Nello specifico, lo scorso anno sono stati 61 i giorni in cui nel capoluogo lariano l’aria era “irrespirabile” per eccesso di ozono. Un netto peggioramento rispetto al 2018, quando i giorni critici erano stati “soltanto” 43. Va ricordato come la legge preveda un numero massimo di 25 giorni all’anno con concentrazioni superiori a 120 μg/m3 di ozono al giorno (la media massima giornaliera dev’essere calcolata su 8 ore). I giorni di superamento delle Pm10 non possono invece essere più di 35 all’anno. Nel 2018 a Como sono stati 43.
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