Al Sant’Anna ogni anno diagnosticati 300 casi di tumore alla prostataAtleti con i baffi al Sant’Anna per lanciare un messaggio chiaro sulla prevenzione delle malattie al maschile: in caso di disturbi delle vie urinarie e della sfera sessuale non sottovalutare i sintomi ma rivolgersi subito al medico.Al Sant’Anna ogni anno vengono diagnosticati 300 nuovi casi di tumore alla prostata, 100 del rene, 350 della vescica e una ventina di cancro del testicolo, una patologia poco frequente che colpisce soprattutto i giovani dai 20 ai 30 anni. A tutto questo si aggiungonole infezioni sessualmente trasmesse, in forte aumento.
«La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali – sottolinea Giario Conti, primario di Urologia – Se compare qualsiasi sintomo a carico delle vie urinarie o della sfera sessuale, non si deve né minimizzarlo né ignorarlo. Rivolgersi precocemente al proprio medico o all’urologo può semplificare la diagnosi e rendere meno pesante e invasiva la terapia eventuale».Un messaggio ripetuto dagli specialisti del Sant’Anna con la collaborazione degli atleti di Como Nuoto e Rugby Como – tutti con i baffi, simbolo di virilità – che nella hall del presidio di San Fermo della Battaglia ieri hanno distribuito materiale informativo, oltre a promuovere una raccolta fondi. L’iniziativa sarà replicata sabato 29 novembre, dalle 10 alle 18, in piazza San Fedele a Como. Il denaro raccolto sarà utilizzato per l’acquisto di un cistoscopio flessibile per l’urologia.«Molti pazienti si fanno visitare quando proprio non ce la fanno più e la situazione è seria – spiega Conti – È importante invece non sottovalutare i campanelli d’allarme, in particolare sangue nelle urine, bruciore, urgenza di urinare o anche disturbi della sfera sessuale. È fondamentale rivolgersi subito al proprio medico».Il reparto di urologia del Sant’Anna effettua ogni anno oltre 1.200 interventi chirurgici e più di 400 biopsie prostatiche, oltre a migliaia di visite ed esami diagnostici. «Ringrazio atleti e dirigenti del Rugby Como e della Como Nuoto per l’impegno che hanno preso su questo fronte – commenta Giario Conti – È certamente un modo per informare tutti quegli uomini che non si sottopongono ai controlli e per diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce».Il cancro alla prostata si manifesta soprattutto dopo i 60 anni, ma l’età dei pazienti si sta abbassando. «Oltre la metà dei tumori alla prostata ha una bassa aggressività e una crescita così lenta da non rappresentare sempre un rischio per la vita del paziente – dice Conti – L’urologia poi non è fatta solo di oncologia e affrontiamo numerose altre patologie e disturbi che possono influire negativamente sulla qualità della vita del paziente oppure, come nel caso delle infezioni sessualmente trasmesse, in continuo aumento, creare problemi di infertilità».
Anna Campaniello
Eccesso di velocità e paura della multa? In alcuni casi una frase può salvarti il…
Lavastoviglie, 9 su 10 sbagliano il gesto finale: mai aprirla a fine ciclo, il motivo…
Allarme bonifici: le banche avvisano che in questi giorni i trasferimenti di denaro saranno bloccati…
Dal 1° gennaio 2026 il bollo auto cambia davvero: nuove regole e meno esenzioni, per…
Se la connessione fa i capricci non è sfortuna: per i disservizi prolungati può scattare…
Sosta consentita o no? C’è un punto in cui fermarsi con l’auto è un azzardo:…