Maltempo in Lombardia: esonda il Seveso, frane e strade chiuse nel Comasco

Lombardia alluvionata - Facebook - CorrierediComo.it
Una nuova ondata di maltempo ha colpito la Lombardia, con piogge intense che nelle ultime ore hanno causato gravi disagi.
Una tragedia nelle zone in provincia Milano e nella provincia di Como. Le piogge troppo insistenti hanno messo in ginocchio una regione.
A Milano, il torrente Seveso è esondato nella zona nord della città, in particolare nel quartiere Niguarda. Le forti precipitazioni hanno fatto saltare tombini, allagato diverse strade e causato problemi alla circolazione. Anche una scuola privata è stata evacuata per precauzione.
Le vasche di contenimento, come quella di Senago, si sono riempite troppo in fretta e non sono bastate ad arginare l’emergenza.
È stato inoltre monitorato da vicino anche il fiume Lambro, con alcune vie già allagate nonostante l’installazione di barriere mobili.
Como situazione di estremo disagio
La situazione più delicata si registra nel comasco, dove le piogge torrenziali hanno provocato frane e smottamenti. Sulla Strada Provinciale 583 “Lariana”, tra Como e Blevio, una frana ha bloccato il traffico e coinvolto almeno un’auto. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la circolazione è rimasta interrotta per ore. Anche la statale Regina, in zona Colonno, è stata chiusa a causa della caduta di detriti.
La pioggia caduta in poche ore non è stata assorbita dal terreno, aumentando il rischio di nuovi smottamenti. Alcune strade secondarie sono state chiuse per motivi di sicurezza, come via dei Patrioti a Civiglio. La Protezione Civile ha attivato l’allerta rossa per rischio idrogeologico nel territorio comasco. Nei prossimi giorni si prevedono ancora possibili rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Cambiamento climatico pericoloso
Il territorio, fatica sempre di più a gestire piogge intense e improvvise. Quando l’acqua cade in grandi quantità in poco tempo, il terreno a causa dell’eccesso di cementificazione non riesce più a svolgere il ruolo di spugna e assorbire l’acqua. Ergo l’acqua piovana finisce nei tombini, nei canali di scolo e nei fiumi come il Seveso, che a sua volta si riempiono troppo in fretta.
In queste condizioni, anche i corsi d’acqua minori sono in stress e, dal momento che le fogne sono piene, l’acqua non ha altra via se non riversarsi sulle strade. A peggiorare la situazione, le vasche di laminazione previste in zona, pensate proprio per contenere l’acqua in eccesso, sono operative in parte o insufficientemente capienti. Il risultato è che ogni temporale rischia di trasformarsi in un’alluvione, con disagi sempre più frequenti per cittadini, negozi e infrastrutture.