Avrebbero aiutato dei clandestini a raggiungere la Svizzera dietro un corrispettivo di 50 euro. Il tutto dopo averli avvicinati nelle stazioni, al valico di Ponte Chiasso, nei centri di accoglienza, per poi accompagnarli nei pressi del confine di Stato e fornire loro anche delle mappe scritte a mano, con una penna rossa, riportanti le indicazioni per passare in Svizzera. Due persone, un maliano di 25 anni residente a Uggiate Trevano e un tunisino di 57 anni di Ponte Chiasso, sono finite a processo di fronte ai giudici del tribunale di Como. Un terzo indagato (un gambiano di 21 anni) ha invece scelto di patteggiare la pena. L’udienza è stata rinviata al mese di marzo, quando dovrebbero arrivare le conclusioni e la sentenza. L’indagine della guardia di finanza risale all’estate del 2017. I militari monitorarono gli spostamenti dei presunti passatori che si muovevano nelle immediate vicinanze della dogana di Ponte Chiasso, ma anche a Ronago. Dietro corrispettivi minimi, gli indagati si sarebbero prestati ad aiutare stranieri a passare illegalmente in territorio elvetico anche per più volte consecutivamente.
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