Matteo Salvini a Como. Il ministro dell’Interno ha raggiunto la nostra città, come ha spiegato alla vigilia del suo viaggio “per incontrare gli autisti aggrediti e i poliziotti che hanno effettuato l’arresto”. Il riferimento è a quanto avvenuto martedì sera in piazza Vittoria, con due autisti di bus Asf picchiati da stranieri dopo aver chiesto loro il biglietto. “Dal nostro governo fermezza assoluta, senza se e senza ma, e me ne voglio assicurare di persona” ha scritto prima del suo arrivo in città.
Salvini – accolto all’esterno della Prefettura da molti cittadini che l’hanno voluto salutare di persona – nel Palazzo del Governo ha prima incontrato il prefetto di Como, Bruno Corda, il sindaco Mario Landriscina e i responsabili delle forze dell’ordine, poi i giornalisti, in una affollata conferenza stampa, al suo fianco gli autisti colpiti. “Intendo il mio ruolo di ministro come tutore della sicurezza – ha esordito Salvini – Ho anticipato il mio rientro da Roma per sottolineare ai cittadini che lo Stato c’è. Sono grato alle forze dell’ordine per aver assicurato alle patrie galere i delinquenti coinvolti: tutti erano richiedenti asilo”.
“Uno dei quattro soggetti non girerà più sui bus di Como e sarà espulso – ha detto ancora il ministro – A un altro è stata revocata l’accoglienza. Al terzo, con precedenti penali per droga non possiamo togliere la possibilità di fare ricorso, ma chiamerò personalmente il Tribunale di Genova, perché lì da un anno pende la sua domanda. Ai cittadini di Como garantisco che queste persone non saliranno più sui pullman in città”.
“Ovviamente bisogna intervenire a monte. Stiamo lavorando su tanti fronti. Stiamo perdendo tempo e soldi per gente che gente che non scappa da guerre e da difficoltà. Ci sarà da lavorare, anche e soprattutto sul discorso delle Ong che continuano a portare persone in Italia, c’è un disegno per fungere da taxi verso l’Italia: vedremo di essere non cattivi ma più giusti nei confronti di chi scappa per davvero da guerre. Purtroppo c’è stato un esiguo numero di espulsioni: stiamo lavorando su alcuni fronti per fare accordi, ma il problema è chiudere o limitare il rubinetto a monte”.
Sul campo di via Regina e sulla situazione del nostro territorio Matteo Salvini ha detto: “Avremo grande attenzione, speriamo nei prossimi mesi di potenziare gli organici delle forze dell’ordine della provincia di Como”.
Nel corso della conferenza stampa lo stesso Salvini ha anche di fatto confermato che il comasco Nicola Molteni sia destinato a entrare nell’esecutivo. Per lui pronto un posto da sottosegretario al ministero dell’Interno.
Sulle questioni di frontalierato, a precisa domanda Salvini ha detto: “La tutela di chi vive in queste zone è una priorità, ma non ne voglio parlare, altrimenti altri potrebbero offendersi”.
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