Con le sue opere polimateriche il brianzolo Max Marra è uno degli artisti più rilevanti di oggi. Erede di maestri come Burri, si trova a proprio agio nella sperimentazione costante, attraverso una polifonia di materiali. Cartone, juta e tela vibrano d’inedite risonanze per dar vita a un mondo di paesaggi dell’anima che sono sempre materici e tridimensionali, al tempo stesso inquietanti e appaganti: mappe immaginarie disegnate da nodi, cordami, fratture, cesure e ricomposizioni: riti di passaggio. Marra ricapitola quarant’anni di lavoro in una corposa antologica a cura di Teodolinda Cortellaro,L’inquieta bellezza della materia, visitabile fino al 7 settembre al Marca, Museo delle Arti di Catanzaro.
Attenzione a questa pasta che costa 0,30 ma non è di qualità: chef premiato svela…
Una terribile tragedia ha coinvolto Beppe Grillo e in modo particolare suo figlio, Ciro. Purtroppo…
Altro che tracciabilità e sicurezza dei pagamenti digitali: la nuova truffa fa evaporare gli stipendi…
Un nuovo richiamo colpisce i supermercati italiani per la pasta. Ecco perché alcuni alimenti vengono…
Manifestare affetto per la propria squadra è encomiabile, ma essere un ultras agguerrito non è…
Una decisione sorprendente cambia le regole del consumo: addio all'iva che da sempre pesa sui…