Si è aperto ieri, ed è stato poi rinviato ad aprile, il processo a carico di due studenti accusati di aver causato in modo del tutto accidentale il rogo scoppiato il 30 dicembre 2018 sui monti di Sorico: un incendio devastante, che aveva mandato in fumo mille ettari di bosco. Entrambi i giovani devono rispondere di incendio boschivo colposo. Sui ragazzi, un 22enne di Cantù e un coetaneo di Fino Mornasco, pesa anche una sanzione amministrativa da capogiro. L’indagine sull’incendio in Altolago era stata condotta dai militari del nucleo investigativo di polizia ambientale del gruppo carabinieri forestale di Como e dai colleghi delle stazioni di Gera Lario e di Pellio Intelvi. Gli investigatori avevano individuato l’origine del rogo e individuato l’innesco a poca distanza dalla baita di proprietà del nonno di uno dei due accusati. Il 22enne, con un gruppo di amici, stava trascorrendo il periodo di Capodanno nella casa in montagna. Secondo la Procura, i ragazzi stavano facendo il barbecue e la brace, complice il vento e la vegetazione secca, avrebbe provocato l’incendio che per due settimane aveva devastato i boschi dell’Altolago.
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