Si è svolto questa mattina in Tribunale a Como l’incidente probatorio a carico dell’ex dipendente del Casinò di Campione d’Italia in carcere con l’accusa di essere uno dei responsabili della rapina alla casa da gioco messa a segno il 28 marzo scorso.
La formula dell’incidente probatorio è stata scelta per “cristallizzare” le dichiarazioni fino ad ora rilasciate, che sarebbero sempre rimaste le stesse. In aula c’erano l’ex dipendente del Casinò, i suoi legali, il pm e agli altri due arrestati nell’ambito di questa inchiesta in cui tuttavia manca ancora l’esecutore materiale del colpo.
L’ex dipendente per gli inquirenti avrebbe aiutato il bandito solitario a entrare indisturbato e non visto all’interno del Casinò attraverso un ascensore di servizio. Da lì il rapinatore raggiunse le casse senza incontrare ostacoli.
In carcere per la rapina (che fruttò il maxi bottino da 756mila franchi) sono finiti anche un 52 anni di Faloppio e un 54enne di Garzeno che secondo l’accusa sarebbero le menti del colpo.
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