(ANSA) – CAMPOBASSO, 14 MAR – “Sono un medico di Medicina generale. Ho fatto ricoverare un paziente al quale è stato fatto il test per Covid19; in attesa dell’esito ho comunicato il mio coinvolgimento, mi sono posto in isolamento con la famiglia, ho chiuso e bonificato lo studio, imposto l’isolamento a pazienti e persone con cui avevo avuto contatti. Ma finora nessuno degli organi preposti mi ha comunicato l’esito negativo del test, che ho saputo solo attivandomi di persona, né mai generalità e dati dei miei pazienti in isolamento domiciliare”. Inizia così la lettera aperta, firmata, di un medico di Campobasso. “Questo mi fa stare male, più del fatto di essere stato dotato di una sola mascherina. Mai sentito così solo, neanche quando ero in prima linea a combattere il colera ad Haiti, durante la guerra in Iraq, mentre soccorrevo la popolazione in Sud Sudan. Non è polemica, ma uno stimolo ad affinare la sensibilità necessaria ad affrontare l’emergenza. Il soldato ha il dovere di andare in guerra, senza fucile soccomberà”.
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