Menaggio, si fingono sordomuti per le donazioni

Fingevano non solo di raccogliere fondi in favore di associazioni di sordomuti, ma di avere loro stessi delle disabilità con l’udito e la parola.Quando però davanti a loro si è presentato un carabiniere in borghese, chiedendo di meglio verificare quello che stavano facendo, la parola e l’udito sono magicamente tornati. Un tentativo di truffa bello e buono, anche dei più spregevoli, che è stato stoppato nella giornata di lunedì scorso – intorno alle 18.30 – dai carabinieri di Menaggio.La segnalazione dell’accaduto è stata girata in Procura e il pubblico ministero Antonia Pavan ha iscritto i sospettati sul registro degli indagati. I fatti sono andati in scena nel paese di Menaggio.Un carabiniere della stazione del paese del Centro Lago, libero dal servizio, in collaborazione con la polizia locale e il Radiomobile intervenuto dopo la segnalazione, ha fermato e identificato un gruppo di tre rumeni che si sospetta possano essere dediti a truffe mediante appunto le presunte raccolte benefiche in favore di sordomuti.Fingevano inoltre – come detto – di aver loro stessi delle disabilità per trarre in errore i malcapitati e cercare di impietosirli per ottenere l’auspicata donazione.La banda – in trasferta a Menaggio ma in arrivo da Milano – aveva con sé anche delle cartelle su cui venivano appuntati sia i soldi donati sia la destinazione del contributo, il tutto con tanto di loghi e simboli che richiamavano a fantomatiche associazioni.La banda che per i carabinieri era dedita ai raggiri è stata quindi denunciata a piede libero con l’ipotesi di reato di truffa in concorso.Le cartelline e i fogli utilizzati sono stati posti sotto sequestro. L’indagine è seguita dai militari della stazione di Menaggio.