Scambi giornalieri minimi e una performance settimanale pari praticamente allo 0%. Euro e franco svizzero, nella seconda sessione di aprile, si sono controllati a distanza. Il tasso di cambio della moneta unica nei confronti della valuta elvetica è rimasto invariato. La crisi legata al Coronavirus e le misure decise dai governi per sostenere l’economia non hanno, per il momento, influenzato troppo le contrattazioni. Nessuno, però, è in grado di dire se nelle prossime settimane lo scenario resterà identico. Le attese gli analisti sono in realtà per un ribasso dell’euro, che potrebbe anche scendere sino a 1,054. Nel sistema internazionale, la Svizzera può intanto sfruttare al meglio la sua situazione finanziaria. Il debito pubblico della Confederazione (Cantoni e Comuni compresi), corrisponde appena al 27% del Pil. Un’inezia se confrontato con quello di altri Paesi: ad esempio il Giappone (240%), l’Italia (143%), gli Usa (136%), la Francia (122%), la Gran Bretagna 117%) o la Spagna (115%).
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