Categories: Economia

Mercato del lavoro e frontalieri: la realtà “distorta” dei ticinesi

La fantasia batte la realtà. Per colpa di una politica aggressiva e di una scarsa attitudine all’informazione completa e aggiornata. La guerra dei numeri combattuta da anni nella trincea del lavoro frontaliero ha fatto breccia. Il 77% dei ticinesi pensa che nel Cantone lavorino più frontalieri di quelli realmente in attività. Mentre il 62% degli stessi ticinesi è convinto che i concittadini in assistenza – privi cioè di un lavoro e di un sussidio di disoccupazione – siano più numerosi di quanti in realtà non sono. Una sorta di specchio magico distorce lo scenario del mercato del lavoro ticinese. Producendo effetti noti, a partire da un conflitto permanente in campo politico-amministrativo.

Il dato emerge con molta chiarezza da una ricerca condotta dall’Università della Svizzera Italiana (Usi) in collaborazione con l’istituto demoscopico Sotomo di Zurigo. Ricerca basata sulle risposte a un questionario online del quotidiano 20 Minuti al quale, nel novembre del 2016, risposero 4.226 persone. Che i numeri della presenza italiana nel mercato del lavoro ticinese siano elevati, nessuno lo nega. L’ultima rilevazione statistica del ministero dell’Economia parla di oltre 64mila unità, 2mila in più rispetto alla fine del 2015. La relazione tra frontalieri e disoccupazione in Ticino, però, è tutta da dimostrare. Così come è falsa l’idea che il sistema produttivo del cantone possa fare a meno di 20 o persino 25mila frontalieri.

Resta il dato – politico e culturale – di un cantone che si sente accerchiato e in guerra con i vicini. E in questo senso, i risultati del sondaggio e l’analisi dei ricercatori dell’università luganese confermano quanto molti sostengono da tempo. Vale a dire, l’efficacia della martellante campagna anti-italiana condotta negli ultimi anni soprattutto dalla Lega dei Ticinesi. «Coloro che hanno votato Liberali, Popolari Democratici, Socialisti e Verdi hanno una minore probabilità di condividere affermazioni negative rispetto a coloro che hanno votato Lega dei Ticinesi o Udc», scrivono gli estensori del report dell’Usi. Così come «coloro che leggono Il Mattino [il settimanale della Lega, ndr], 20 Minuti [quotidiano free press, ndr] o seguono Ticinonline o Ticinonews hanno una maggior probabilità di condividere affermazioni negative». Insomma, «c’è una sostanziale divergenza tra la realtà come percepita» dai cittadini del Canton Ticino «e i dati ufficiali». Una divergenza che negli anni è diventata diffidenza, qualche volta rancore. Senza che ve ne fosse motivo.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

L’Italia fa un salto nel futuro: arrivano gli insetti nei supermercati (e sulle nostre tavole) | Si tratta di prodotti comunissimi

L’autorizzazione all’utilizzo di nuovi insetti commestibili apre una fase inedita per il mercato alimentare italiano…

10 ore ago

Soffri d’insonnia? Questa verdura è la soluzione | Da quando la mangio a cena dormo come un angelo

Questa verdura, spesso considerata un semplice contorno, rivela proprietà sorprendenti quando si parla di riposo…

13 ore ago

Gratta e Vinci, esiste un trucco infallibile | La fortuna non c’entra nulla: dipende tutto da questo dettaglio

Il vero “trucco infallibile” dei Gratta e Vinci non è nascosto in qualche sistema segreto,…

18 ore ago

Carrello, affitto, bollette: non è tutto perduto | In autunno piovono aiuti: la pagina che devi aprire prima di dire “non c’è niente per me”

L’autunno porta una nuova stagione di sostegni pensati per alleggerire il peso di spese quotidiane…

1 giorno ago

Non pagare più il trasporto scolastico: il PULMINO adesso lo regala il Comune | Ancora pochi giorni per consegnare i documenti

Per molte famiglie la parola “autobus” è sempre suonata come una spesa fissa: abbonamenti, rimborsi…

2 giorni ago

La stanno vendendo in tutte le palestre: allarme per la POLVERINA pericolosa | Mette a repentaglio la salute

Sta conquistando gli amanti delle palestre, ma nasconde un pericolo: non assumere più questa polverina,…

2 giorni ago