Meteo, l’apocalisse si abbatte sull’Italia Giovedì: ciclone incontrollabile sulla penisola | Ecco cosa ci aspetta
Ciclone sull'Italia (Pexels) Corrieredicomo.it
Un ciclone di origine polare investirà l’Italia giovedì 23 ottobre: venti forti, nubifragi e neve in arrivo. Cosa accadrà nelle prossime ore.
Giovedì 23 ottobre l’Italia si prepara a vivere una delle giornate più intense dell’autunno.
Dalle prime ore del mattino, un ciclone di origine polare scenderà dal Nord Europa per investire in pieno la penisola, dando vita a una tempesta di vento, pioggia e grandine.
I meteorologi parlano di una vera e propria “apocalisse meteorologica”: mari agitati, temporali violenti e persino neve sulle Alpi.
Ma cosa scatenerà un fenomeno tanto estremo e quali regioni saranno le più colpite?
L’Italia sotto assedio meteorologico: allerta meteo
Il conto alla rovescia è iniziato. Giovedì 23 ottobre l’Italia sarà travolta da un ciclone proveniente dal Nord Europa, pronto a cambiare radicalmente il volto dell’autunno. Le prime avvisaglie meteo si percepiscono già: venti in rinforzo, cieli plumbei e una tensione nell’aria che anticipa qualcosa di potente. Ma cosa sta realmente arrivando? E quanto sarà intenso il maltempo che si abbatterà sulla penisola?
Nelle ultime ore i modelli meteorologici hanno confermato ciò che gli esperti temevano: una vasta area di bassa pressione, sospinta da correnti polari, scenderà impetuosa verso il Mediterraneo. L’impatto con i mari ancora caldi darà vita a una vera tempesta d’autunno, con un secondo minimo depressionario che si formerà sul mar Ligure. Da lì, il ciclone muoverà la sua forza su gran parte del Paese, richiamando venti di Scirocco e Libeccio carichi di umidità.

Giovedì nero: piogge torrenziali, venti e ritorno della neve
Le conseguenze di questo scontro tra masse d’aria saranno evidenti fin dalle prime ore del mattino. Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Toscana saranno le regioni più esposte: qui si prevedono piogge torrenziali e temporali autorigeneranti capaci di persistere per ore. Fenomeni del genere, quando colpiscono le stesse aree per troppo tempo, possono causare allagamenti, frane e alluvioni improvvise. Il rischio maggiore è legato alla saturazione dei terreni: dopo giorni di piogge continue, l’acqua non trova più vie di fuga e si riversa in superficie, trasformando i piccoli corsi d’acqua in torrenti impetuosi.
Le autorità raccomandano prudenza soprattutto nelle aree collinari e montuose, dove sono possibili smottamenti e colate di fango. Entro la sera il fronte perturbato si estenderà anche a Lazio, Campania e Calabria, portando forti rovesci e temporali. Ma non è tutto: insieme al ciclone tornerà anche la neve. I fiocchi imbiancheranno le Alpi già dai 2000 metri, scendendo fino a quota 1400 nel corso della notte, segno dell’ingresso di aria molto fredda. Dopo settimane di temperature insolitamente miti, l’autunno mostra finalmente il suo volto più autentico e imprevedibile, ricordandoci quanto fragile possa essere l’equilibrio atmosferico quando caldo e freddo si scontrano con tanta energia.
