Milioni di chili di prodotti agricoli persi nelle campagne lariane in un quinquennio. Colpa della cementificazione incessante che – come commenta la Coldiretti interprovinciale citando i dati Istat – provoca un insostenibile consumo di suolo sul territorio.
Un problema che affligge l’intera regione: si stima infatti che tra il 2012 e 2019 in Lombardia il consumo di suolo si sia “mangiato” 43 milioni di chili di seminativi, 20 milioni di chili di foraggere, mentre per oliveti, frutteti e vigneti si sono persi meno di un milione di chili per ognuna di queste tipologie produttive.
In particolare, il comprensorio lariano vede circa il 12% del suo territorio coperto da cemento, con una leggera prevalenza in provincia di Como (12,2%) rispetto al Lecchese (11,97). Numeri peggiori, in regione, solo per Monza-Brianza (40,56% di suolo consumato), Milano, (31,5%), Varese (20,93%) e Lodi (12,11%), mentre fanno meglio Bergamo (11,80%), Mantova (10,52), Cremona (10,41%), Brescia (10,34%), Pavia (9,46%) e Sondrio, con un virtuoso 2,64%.
Tra il 2018 e il 2019 si sono persi ulteriori 23 ettari nel Comasco e 9 nel Lecchese
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