© La festa azzurra dopo la rete del definitivo 2-1 di Fall a Gozzano
«Su cosa dobbiamo migliorare ancora? Sulla qualità del gioco e sulla crescita ulteriore dei nostri giovani, mantenendo lo spirito, la compattezza e la quadratura di squadra vista nelle ultime uscite».
In attesa della ripresa degli allenamenti, fissata per domani a Ponte Lambro, mister Antonio Andreucci, allenatore del Como, fa il punto della situazione. Per i lariani è stata una lunga pausa natalizia. L’andata si è chiusa con il Como terzo a cinque punti dalle due capolista, Gozzano e Caronnese. Il girone di ritorno si aprirà il prossimo 7 gennaio a Sesto San Giovanni.
«Lo avevamo detto fin dall’inizio – spiega il mister – Il nostro sarebbe stato un campionato progressivo». Il Como, dopo la rifondazione del club e la ripartenza dalla serie D, è infatti partito in ritardo rispetto a tutte le altre contendenti del girone A. «Sapevamo che l’inizio sarebbe stato difficile e le prime gare lo hanno confermato – aggiunge Andreucci – Dovevamo recuperare e l’ultimo filotto di risultati, con cinque vittorie consecutive, ci ha sicuramente confortato».
© Mister Antonio Andreucci
«Detto questo – aggiunge l’allenatore – adesso non dobbiamo esaltarci troppo. Ci precedono due squadre forti, Gozzano e Caronnese, che hanno fatto tanti punti e che faranno di tutto per mantenersi al vertice». È un Como che ha comunque dato segnali importanti ai suoi tifosi. «Per costruire una squadra a volte ci vogliono anni. Noi abbiamo fatto questo lavoro in presa diretta, quando all’inizio speso eravamo impegnati anche al mercoledì, La crescita è arrivata con il miglioramento della preparazione, la conoscenza reciproca e la giusta mentalità, che è stata sempre più assimilata. Ora siamo consapevoli delle nostre risorse e non dobbiamo adagiarci: ogni gara ripartirà dallo 0-0 e nessuno ci farà concessioni».
Un Como che all’inizio stentava al Sinigaglia e che alla fine ha superato questo tabù: «L’ho detto ai giocatori. Dopo aver preso i fischi, era giusto uscire dal nostro campo con gli applausi. Serviva un cambio di rotta, con una maggiore aggressività: i risultati consistenti sono arrivati». «Guardo al futuro con positività – conclude Antonio Andreucci – Nell’ambiente ci sono grandi aspettative e toccherà a noi confermarle».Massimo Moscardi
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