La nuova rassegna in centro cittàOltre 80 modelli di velieri, battelli e imbarcazioni da guerra, costruiti interamente a mano, saranno esposti fino al 2 febbraioOltre 80 modelli di navi, costruiti interamente a mano e collezionati dai membri dell’associazione Model Navi Lario. È La storia della nave nel modellismo, la nuova mostra al Salone del Broletto di Como, inaugurata ieri e aperta gratis al pubblico fino al 2 febbraio.
All’interno della sala sono state raccolte le ricostruzioni delle navi, e i visitatori potranno osservare da vicino una varietà di imbarcazioni, dalle le tre caravelle di Cristoforo Colombo alle più recenti portaerei, tutte in scala e identiche all’originale.Si parte dai modelli dei vascelli e dei galeoni del XVII e XVIII secolo che trasportarono personaggi illustri come Carlo Magno, la regina Elisabetta, l’ammiraglio Nelson e Napoleone Bonaparte, ai battelli del Lago di Como, tra cui gli aliscafi e i traghetti. Alcuni modelli sono stati intagliati ex novo dai proprietari, altre imbarcazioni sono state assemblate utilizzando scatole di montaggio.Conservate sotto teche di vetro anche le imbarcazioni ricostruite da Aldo Cappelletti, campione del mondo di collezionismo. Tutte opere in legno, e pure gli interni sono stati minuziosamente riprodotti, così come i remi, i cannoni, i tendaggi, le panchine e i camini.Una sezione è dedicata anche alle navi da lavoro, mercantili e rompighiaccio russe. I battelli del nostro lago occupano la sezione centrale della mostra, nella quale sono esposti il piroscafo Menaggio del 1873 e il Victoria del 1861. Il collezionista di battelli lariani, Herman Henning, di origine olandese ma comasco d’adozione, conserva i modelli del Patria e del Concordia, insieme a una moneta da 50 centesimi valida per una corsa, in uso nel 1910. Per assemblare un modello occorrono più di un anno e «tantissima pazienza e dedizione», come ha ricordato il presidente della Famiglia Comasca, Piercesare Bordoli, anche lui in visita al Broletto. Interessanti le riproduzioni delle bandiere e degli stemmi, come il Biscione visconteo, disegnato a prua del Milano, sebbene, ad oggi, non sia più visibile sul piroscafo reale. Al termine dell’esposizione si incontrano le navi militari, come la corazzata italiana Roma, affondata durante il secondo conflitto mondiale e riscoperta di recente sui fondali da Bob Ballard, lo scopritore della nave Titanic, a poca distanza dalla Sardegna. A chiudere la mostra la nave Saetta del 1904, dalla quale Guglielmo Marconi lanciò il primo radiosegnale. Tra i collezionisti c’è anche il piccolo Guglielmo Martinelli, un dodicenne appassionato di motoscafi Riva, che espone due esemplari di Acquarama e Super Acquarama, costruiti in un paio di mesi.La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 19.
Giorgia Amarotti
FOTO FKD ©
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