Multe stradali, la prescrizione corre in tuo aiuto | Ecco dopo quanto scatta: se sei fortunato non paghi nulla
Addio multe - Befunky - corrieredicomo.it
Le multe non restano eterne: oltre una certa soglia di tempo il debito si estingue e potresti non pagare più nulla.
Ricevere una multa stradale non è solo un fastidio momentaneo: può trasformarsi in un problema che ti segue per anni se non viene gestita correttamente.
Le sanzioni pesano sul portafoglio, ma soprattutto restano registrate nei sistemi delle autorità e, se dimenticate, possono portare a interessi di mora, pignoramenti o perfino a conseguenze sulla patente. Ecco perché conoscere le regole di conservazione e i tempi di estinzione del debito non è un dettaglio da addetti ai lavori.
Ogni multa ha un suo “percorso”: c’è un termine entro cui deve esserti notificata e un periodo più lungo entro cui l’ente può pretendere il pagamento. Se la notifica non arriva nei tempi, non sei più obbligato a pagare; se invece arriva correttamente, si apre una finestra di alcuni anni in cui il debito resta vivo. Solo dopo il trascorrere di questo arco di tempo, in assenza di nuovi atti, scatta la prescrizione e la sanzione può considerarsi definitivamente “morta”.
Quando la multa si prescrive davvero e non devi più pagare
Prima di tutto conta la notifica: se la violazione non ti è stata contestata subito, ad esempio con un autovelox, il verbale deve essere spedito entro 150 giorni dalla data di accertamento; se vivi all’estero o l’infrazione è stata commessa in un altro Paese Ue, il termine sale a 360 giorni. Una volta notificata, entra in gioco il secondo orologio, quello decisivo per la prescrizione: l’obbligo di conservare la multa e il relativo debito dura 5 anni dalla data di notifica.
Trascorsi cinque anni senza che succeda altro, il debito si prescrive e non può più essere richiesto. Attenzione però: questo conteggio può essere azzerato. Ogni volta che arriva un nuovo atto collegato a quella sanzione – ad esempio una cartella esattoriale o un ricorso amministrativo – i cinque anni ricominciano da capo. Se, per esempio, ricevi una multa il 1° gennaio 2025, il debito si estingue il 1° gennaio 2030, ma se il 21 dicembre 2029 ti viene notificata una cartella per lo stesso verbale, il termine di prescrizione riparte da quel giorno.

Come sfruttare la prescrizione senza commettere errori
Il fatto che una multa possa prescriversi non significa che basti ignorarla. È fondamentale conservare verbali e ricevute per tutto il periodo necessario, così da poter dimostrare pagamenti già effettuati o verificare il rispetto dei termini. Se la notifica è arrivata fuori tempo massimo, per non pagare devi attivarti: puoi presentare ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla ricezione oppure al giudice di pace entro 30 giorni, chiedendo l’annullamento della sanzione.
Lo stesso vale quando ti arriva una cartella esattoriale per una multa che ritieni non dovuta: puoi chiedere la cancellazione se hai già pagato (presentando la ricevuta), se avevi fatto ricorso nei termini, se la multa è stata emessa dopo il decesso dell’intestatario o se il veicolo non era più di tua proprietà. Solo tenendo traccia di date, notifiche e documenti puoi far valere davvero la prescrizione e trasformare una sanzione vecchia in un debito ormai estinto, evitando di versare soldi che la legge non ti chiede più.
