Nascere nei giorni del Covid-19, ecco che cosa cambia

Negli ospedali della provincia si nasce naturalmente anche nei giorni del Coronavirus. La casistica non può escludere però che la donna incinta si presenti positiva in ospedale. Al Sant’Anna sono stati così adottati nuovi percorsi di ingresso per le donne in gravidanza e per il Pronto soccorso ginecologico. Li precisa in una nota la stessa struttura di San Fermo della Battaglia.L’accesso avviene, anche in caso di urgenza, dalla hall e da qui direttamente al reparto di Ostetricia dove sarà effettuato il triage. Ad avvisare dell’arrivo della paziente sarà il personale addetto alla porta carraia che contatterà il reparto e la vigilanza.Anche dentro il reparto, è stata creata un’area isolata per tutti quegli eventuali casi di sospetta o accertata infezione. L’area prevede una sala visita, una sala di monitoraggio, una sala travaglio e parto e due stanze di degenza.In base alle indicazioni regionali è stato definito che la paziente gravida con tampone positivo, che necessiti di ricovero, sia trasferita in uno dei Centri di riferimento identificati. In caso di controindicazioni al trasferimento, l’ospedale si è organizzato predisponendo un percorso per l’assistenza ostetrica al parto. Il reparto ha, inoltre, definito le procedure per l’assistenza delle pazienti e la protezione degli operatori sanitari con i dispositivi necessari.Procede regolarmente l’attività ambulatoriale per il monitoraggio della gravidanza (visite, ecografie ecc.). Gli appuntamenti vengono programmati in modo da non affollare le sale di attesa. L’unica prescrizione introdotta riguarda gli accompagnatori. Ogni paziente, infatti, potrà presentarsi con un solo accompagnatore.DonazioniProseguono intanto le campagne di raccolta fondi a favore degli ospedali lariani, quella online per la terapia intensiva del Sant’Anna sulla piattaforma www.gofundme.com e quella promossa dalla Fondazione provinciale della Comunità Comasca onlus (info: www.fondazione-comasca.it).