Nell’auto nascondeva un chilo e 200 grammi di cocaina. Risultava residente a Giffone, piccolo comune della parte montuosa della provincia di Reggio Calabria, ma il suo reale domicilio era in Svizzera, a Zurigo.L’auto – una Fiat Stilo – fu fermata mentre stava percorrendo la A9 in direzione del Canton Ticino. All’altezza di Fino Mornasco, fu intercettato da un controllo di routine da parte degli uomini della polizia di frontiera. Una delle tante verifiche che in quei giorni (era primavera) venivano effettuate per l’emergenza sanitaria in seguito alla diffusione del Covid-19. Il comportamento dell’uomo alla guida, un 27enne, parse però subito sospetto, soprattutto per l’evidente nervosismo. Gli agenti decisero di proseguire il controllo negli uffici di Ponte Chiasso, con il supporto anche dei cani antidroga della Guardia di finanza. Uno scrupolo che si era rivelato azzeccato, visto che all’interno dell’auto – nascosto in una apposita intercapedine – era stato recuperato un involucro di forma rettangolare che era stato esaminato. I test avevano permesso di appurare che all’interno dello stesso erano stati nascosti un chilo e 200 grammi di cocaina. Per quella vicenda oggi si è giunti in aula, di fronte al Gup di Como: l’imputato ha scelto la via del patteggiamento che è stato quantificato in 4 anni e 9 mesi.
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