‘Ndrangheta in piazza Garibaldi, la Giunta di Cantù: «Chiediamo i danni di immagine»

‘Ndrangheta in piazza Garibaldi, la Giunta di Cantù: «Chiediamo i danni di immagine»

La giunta comunale di Cantù ha deciso di dare seguito alla mozione per chiedere il risarcimento dei danni successivi agli episodi che riguardarono il tentativo della ’ndrangheta di mettere le mani su piazza Garibaldi. La mozione era stata approvata dal Consiglio Comunale nel 2018. La decisione è giunta a seguito della sentenza definitiva emessa dalla Corte di Cassazione con 9 imputati condannati in via definitiva a pene complessive superiori a 90 anni di reclusione. «Si è finalmente chiusa questa triste pagina della storia della nostra Città – ha dichiarato il vicesindaco Giuseppe Molteni – e l’esposizione della Quarto Savona 15 in questa ultima settimana sembra aver messo definitivamente un punto sul passato di Piazza Garibaldi. La legalità ha vinto e i cittadini hanno nuovamente preso possesso del cuore di Cantù. Tuttavia, ci sono fatti che non possono essere dimenticati o, peggio ancora, perdonati. Il ricorso degli imputati è stato finalmente respinto dalla Corte di Cassazione in via definitiva ed ora è giunto il tempo di dare seguito alle parole». Nel 2018 era stata proposta una mozione di risarcimento danni per i fatti di Piazza Garibaldi. «Il danno d’immagine che la nostra Città ha subito, anche solo per il semplice appellativo che i media hanno attribuito ai “protagonisti” dei fatti in questione, è stato incalcolabile. Oggi non ci sono più dubbi: hanno cercato con paura e violenza di mettere le mani sulla nostra Città. Già la sentenza di primo grado aveva condannato nove imputati a una pena complessiva di oltre un secolo, ma la firma definitiva è giunta ora, a distanza di 5 anni, dalla Cassazione. La Giunta si è quindi mossa per individuare un avvocato al quale conferire il mandato di risarcimento danni».