Né doccia né vasca: l’ultima novità le sostituirà entrambe | Sembra arrivata direttamente dal futuro
Vasca da bagno - Pexels - corrieredicomo.it
Una nuova tecnologia per lavarsi promette di superare doccia e vasca, con un rituale veloce che sembra arrivato dal futuro.
Per molti di noi il momento della doccia è una corsa contro il tempo: acqua che scorre per minuti, vapore ovunque, prodotti sparsi in bagno e la sensazione di sprecare energie proprio quando si è più stanchi.
La vasca, invece, resta un piccolo lusso da weekend, difficile da incastrare in giornate sempre più frenetiche. L’idea che esista qualcosa capace di fare lo stesso lavoro – o addirittura di più – in una manciata di minuti, senza muovere un dito, sembra ancora pura fantascienza.
Eppure l’industria dell’igiene personale si sta spostando proprio in quella direzione: esperienze sempre più automatizzate, tempi ridotti, controllo digitale di ogni parametro, dall’acqua alla temperatura dell’ambiente. Non parliamo di un semplice soffione “smart” o di una vasca idromassaggio evoluta, ma di un sistema pensato per trasformare il modo in cui ci laviamo, riducendo al minimo lo sforzo fisico e il tempo da passare sotto il getto. Una soluzione che promette di unire pulizia profonda, relax e tecnologia in un’unica esperienza.
Dal prototipo al bagno di domani: che cos’è davvero questa novità
La rivoluzione, però, ha già un nome e arriva dal Giappone: si chiama Mirai Ningen Sentakuki, letteralmente “lavatrice umana del futuro”, ed è al centro dell’approfondimento di Wired. Si tratta di una capsula trasparente in cui ci si accomoda con addosso i propri vestiti e che, in circa quindici minuti, è in grado di lavare e asciugare corpo e indumenti. Tutto in posizione semi seduta, senza bisogno di strofinare, insaponarsi o passare l’asciugamano, come se l’intero rito del bagno venisse affidato a una macchina.
Una volta all’interno, il dispositivo si riempie di acqua calda e attiva un sistema di microbolle generate da onde ultrasoniche: le bolle, esplodendo a contatto con la pelle, producono una sorta di micro-massaggio capace di rimuovere sporco, batteri e calcare da tessuti e corpo senza usare saponi o bagnoschiuma. Sensori dedicati monitorano il battito cardiaco e altri parametri vitali, regolando in automatico la temperatura dell’acqua, mentre uno schermo interno proietta immagini e video rilassanti, trasformando il lavaggio in un trattamento di benessere ad alto tasso di hi-tech.

Un ciclo di 15 minuti tra microbolle, infrarossi e aria calda
Il ciclo è strutturato come quello di una lavatrice tradizionale: si parte da un pre-risciacquo di circa cinque minuti con getti di acqua calda, seguito da un’immersione di tre minuti durante la quale entrano in gioco anche getti ad alta pressione e piccole sfere massaggianti per stimolare la circolazione. Poi arriva la fase di lavaggio vero e proprio, affidata alle onde ultrasoniche che agiscono in profondità, prima del risciacquo finale di due minuti che completa la pulizia e prepara alla fase conclusiva del processo.
A chiudere l’esperienza c’è l’asciugatura: altri cinque minuti con aria calda e luci a infrarossi che eliminano l’umidità residua e contribuiscono alla sanificazione di pelle e indumenti. Secondo i progettisti, in un quarto d’ora si esce puliti, asciutti e rilassati, con i vestiti igienizzati e pronti all’uso. Se la Mirai Ningen Sentakuki verrà davvero commercializzata come annunciato, doccia e vasca potrebbero diventare opzionali per chi sogna un bagno rapido, completamente automatizzato e, a tutti gli effetti, degno di un futuro che fino a ieri sembrava solo immaginato.
