(ANSA) – ROMA, 22 GIU – Nel 2019 sono stati censiti 559 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti degli amministratori locali, uno ogni 15 ore: 83 le province coinvolte e 336 i Comuni colpiti, dato più alto mai registrato. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Amministratori sotto tiro’ realizzato da Avviso pubblico, che evidenzia come per la seconda volta siano stati censiti atti intimidatori in tutte le regioni italiane. Tra le regioni più colpite, si conferma in testa la Campania (92 casi), mentre la Lombardia è prima tra le regioni non meridionali (46 casi). Un sindaco, di un Comune superiore ai 20mila abitanti di un territorio a tradizionale presenza mafiosa, che viene aggredito fisicamente o a cui viene bruciata l’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione: questo l’identikit dell’amministratore sotto tiro. Il 61% del totale dei casi (342) si è registrato al Sud, il resto (217) al Centro-Nord, dove si riscontra un aumento del 5,5% rispetto al 2018. Aumentati i casi complessivi al Nord (da 102 a 147).
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