«Nemmeno a Livorno le scuole hanno rifiutato i miei saluti agli studenti»

Sul controverso caso della benedizione degli alunni delle scuole elementari di Albavilla è intervenuto ieri anche il vescovo di Como.«Io distinguo sempre tra laicità e laicismo – ha spiegato monsignor Diego Coletti ai microfoni dell’emittente lariana Etv – e credo che la laicità stia a cuore ai cristiani più che a chiunque altro».Fatta questa premessa, il vescovo lariano è poi entrato nel merito della questione, senza però citare esplicitamente Albavilla.«Visto che il
Natale ha una risonanza mediatica, simbolica e civile amplissima – ha spiegato monsignor Coletti – credo che la presenza di un prete, così come degli insegnanti di religione cattolica o di simboli religiosi come per esempio i crocifissi, non debba dare fastidio a nessuno quando tale presenza è interpretata come una delle componenti di questa nostra società. Ben vengano, dunque, gli incontri con i sacerdoti».Il presule ha poi fatto riferimento alla sua esperienza personale, quando era alla guida della diocesi di Livorno, una delle province più “rosse” d’Italia, in cui è stato vescovo dall’inizio del 2001 alla fine del 2006.«Se posso ricordare una provincia un po’ lontana, ma non certo sospettabile di simpatie clericali come quella di Livorno – ha sottolineato monsignor Diego Coletti – dove sono stato vescovo per sei anni, ebbene a Livorno la mia offerta di andare a salutare gli studenti delle scuole statali non è mai stata rifiutata».