(ANSA) – PALERMO, 24 APR – Ha confessato di avere ucciso la zia Angela Maria Corona perché da tempo lei la maltrattava. Per compiere il delitto si è avvalsa della collaborazione di due giovani, un maliano e un ivoriano che vivono a Palermo. I sospetti dei carabinieri della compagnia di Bagheria, coordinati dal pm Daniele Di Maggio e del procuratore di Termini Ambrogio Cartosio, si erano concentrati quasi subito su Maria Francesca Castronovo, arrestata con i suoi complici. Il compagno e altri testimoni avevano raccontato di continui dissidi tra la zia e la nipote. I militari dopo avere scoperto il corpo della vittima hanno rintracciato la nipote al centro Grandi ustionati dell’ospedale Civico dove era stata ricoverata poco dopo il delitto con bruciature alle gambe. Secondo alcuni testimoni le sarebbero state provocate dalla zia che le avrebbe lanciato dell’acqua bollente, secondo la giovane le ustioni sarebbero state provocate dall’incendio della sua macchina. Auto andata in fiamme dolosamente vicino il cimitero di Bagheria.
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