Non pagare più il trasporto scolastico: il PULMINO adesso lo regala il Comune | Ancora pochi giorni per consegnare i documenti

Pullmino - pexels - corrieredicomo

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Per molte famiglie la parola “autobus” è sempre suonata come una spesa fissa: abbonamenti, rimborsi parziali, incastri di orari e chilometri.

Ma nelle ultime settimane è rimbalzata una notizia che suona quasi come un sogno: in diversi comuni il servizio di trasporto scolastico per alcuni studenti sembra essere «gratis», grazie a contributi ad hoc e a nuovi bandi. La scadenza per presentare le domande, però, stringe: controllate subito la modulistica e i termini perché «ancora pochi giorni» non è uno slogan ma la realtà in molte amministrazioni locali.

La spiegazione pratica è semplice: i Comuni stanno ricevendo fondi statali e regionali specifici che permettono di coprire (totalmente o in parte) i costi del trasporto dedicato agli alunni con disabilità. A livello nazionale è stato infatti pubblicato un decreto che destina risorse ai Comuni per sostenere il trasporto scolastico degli studenti con disabilità per l’anno 2025. Questo stanziamento ha attivato numerosissime amministrazioni locali, che hanno aperto avvisi pubblici, fissato criteri e definito voucher o contributi chilometrici.

Regioni e Comuni hanno poi declinato il sostegno in forme diverse: in alcune province si parla di contributi forfettari calcolati sul tragitto o sul numero di giorni di frequenza, in altre di voucher che le famiglie possono spendere per coprire il costo del mezzo privato usato per accompagnare l’alunno. La Lombardia e il Piemonte, per esempio, hanno pubblicato bandi e linee guida per l’erogazione di contributi e voucher destinati all’inclusione scolastica e al trasporto degli studenti con disabilità per l’anno scolastico 2025/2026.

In alcuni Comuni il contributo viene calcolato in base ai chilometri effettivi e al numero di giorni di presenza a scuola, con massimali stabiliti (es. copertura fino a 30 km giornalieri o limiti economici annui). Altri enti scelgono la via del rimborso forfettario per semplificare le pratiche e accelerare i pagamenti. È fondamentale leggere l’avviso pubblico per sapere quale documento allegare: certificazione di disabilità, autocertificazione dei giorni di frequenza, fatture o attestazioni chilometriche.

Non è una liberalità universale

Se state pensando che «il pulmino lo regala il Comune» nel senso generale, attenzione: non è una liberalità universale. Le risorse sono rivolte a casi specifici — prevalentemente studenti con disabilità — e la gestione avviene tramite bandi, graduatorie e rendicontazione da parte dei Comuni verso la Regione o lo Stato.

In molte realtà la domanda va presentata entro termini precisi (alcuni comuni indicano scadenze in autunno 2025) e spesso la procedura richiede SPID o accesso al portale comunale.

Ragazzi a scuola - pexels - corrieredicomo
Ragazzi a scuola – pexels – corrieredicomo

L’effetto concreto di fondi straordinari

Non si tratta di un regalo generalizzato a tutte le famiglie né di un cambio di politica universale: è l’effetto concreto — e limitato — di fondi straordinari (nazionali e regionali) destinati al trasporto scolastico degli studenti con disabilità.

Se avete un figlio in situazione di disabilità o conoscete famiglie interessate, correte a controllare gli avvisi del vostro Comune: compilare la domanda nei tempi giusti può tradursi in un vero e proprio «pulmino pagato» — ma solo per chi rientra nei requisiti previsti.