© | Tifosi azzurri al Sinigaglia
Inizia a trapelare qualche dettaglio su quella che dovrebbe essere la prossima stagione sportiva del nuovo Calcio Como. A partire ovviamente dal budget messo a disposizione per l’attività della prima squadra, che potrebbe salire dal milione di euro previsto in un primo momento, al milione e 400mila euro, ritenuto più consono per ottenere l’obiettivo di salire subito in serie C. Anche sul campo di allenamento non dovrebbero esserci sorprese. Nonostante nel bando del Comune il Nicastro Group avesse indicato Maslianico, in realtà il Como dovrebbe mantenere l’attività al centro sportivo di Orsenigo. Questa almeno sarebbe l’intenzione dello staff dirigenziale. Per logo e nome della società si aspetterà invece l’arrivo da Miami di Massimo Nicastro e la conferenza stampa che è stata preannunciata venerdì scorso, dopo l’annuncio dell’investitura data dal sindaco Mario Landriscina alla cordata vincitrice. C’è infine il fronte giovanile: le vicissitudini delle scorse settimane hanno portato ad un devastante “rompete le righe”. Sarebbero già una sessantina i giovani talentuosi risucchiati da altre società. Alcuni addirittura nei vivai di serie A e B, a dimostrazione del buon lavoro che era stato fatto da Giancarlo Centi e dal suo staff che sono stati confermati. Altri 140 giovani sono invece rimasti e da loro si ripartirà per le otto squadre del settore giovanile che verranno allestite: juniores, allievi, due di giovanissimi (B e C) e le classi dal 2006 al 2009. Ma c’è un altro particolare da non dimenticare: in serie D è d’obbligo far giocare quattro giovani, un ’97, due ’98 e un ’99 ed è quasi certo che si valuteranno gli elementi a disposizione. Già è noto che sulla panchina del Como siederà Andrea Ardito. «C’è tanta motivazione, sono legatissimo a questo club – ha commentato l’ex centrocampista azzurro – Dobbiamo lavorare. Quello che ero da calciatore sarò anche da allenatore. La priorità sono i giovani e i giocatori della passata stagione che non hanno ancora firmato altri contratti. Immagino di partire da uomini di esperienza affiancati da qualche elemento più giovane». Lo scorso anno Ardito ha rivestito il ruolo di coordinatore tecnico della prima squadra e quindi ha lavorato a stretto contatto con Fabio Gallo. «Un’esperienza che mi è servita tanto – ha concluso – ho imparato molte dinamiche e Fabio è senza dubbio un ottimo tecnico dal quale ho imparato molto».
Mauro Peverelli
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