La stagione di LuganoinScena al Foce, il teatro di via Foce 1 a Lugano, si chiude incontrando il mito di Omero. Lunedì 29 aprile alle ore 20:30 Mario Perrotta, nella suaOdissearecita, canta, disancora Telemaco dal tempo degli eroi trascinandolo nel Salento di oggi, ambientando la leggenda “in questo nostro tempo così disarticolato e privo di certezze”. “Questa sera mi affitto due musicisti, li porto nella piazza del paese e faccio il botto! Stasera succede un casino”: esordisce così, entrando in scena, Telemaco, figlio di un Ulisse mai tornato, dando inizio al suo spettacolo d’arte varia. Non risparmia nulla, a se stesso e agli altri: racconta, come sa e come può, la sua versione dei fatti. Ogni sentimento si fa carne viva sulla scena e diventa corpo, parole in musica, avanspettacolo, versi sciolti e danza, odissea a brandelli di un ragazzo che non sa tenere insieme i cocci di una storia – quella di suo padre – che non sta più in piedi. Il mito e il quotidiano si mescolano nello scrittura, Itaca e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, legati insieme da una partitura musicale rigorosa, eseguita dal vivo dai musicisti Mario Arcari (clarinetto, oboe, percussioni) e Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba). Odissea ha vinto il Premio Hystrio alla drammaturgia nel 2009, Perrotta è stato tra i finalisti del Premio Ubu 2008 come miglior attore protagonista.
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