Omaggio ad Andrea Fortunato. Il giocatore cresciuto nel Como è scomparso il 25 aprile del 1995 a 24 anni

Oggi sono esattamente 25 anni. Classe 1971, Andrea Fortunato è scomparso all’età di 24 anni per una grave forma di leucemia: era, appunto, il 25 aprile del 1995. La sua carriera era iniziata nel Como. Nella città lariana era arrivato giovanissimo, da Salerno, preso in cura da un vivaio che all’epoca era tra i migliori in Italia. I genitori del compianto giocatore avevano deciso di lasciare venire loro figlio al Nord da Salerno, perché sapevano che sarebbe andato in una struttura sana, come era quella della società lariana, con il settore guidato da Mino Favini. Tra i tecnici dell’epoca che hanno seguito da vicino il ragazzo, negli allenamenti e soprattutto negli studi, come era stato concordato con i papà e mamma di Andrea, Giorgio Rustignoli. È stato quest’ultimo ad arretrare Fortunato, che inizialmente era un elemento di propensione offensiva, nel ruolo di terzino sinistro.
Fortunato ha fatto tutta la trafila delle giovanili azzurre ed ha esordito in prima squadra nel 1989, in serie B nella partita dello stadio Sinigaglia contro il Cosenza. Un anno sfortunato, con il cambio di tre allenatori (Giampiero Vitali, Giovanni Galeone e Angelo Massola) e la retrocessione finale in C1. Nella successiva stagione con in panchina un grande come Eugenio Bersellini, il difensore è riuscito a mostrare le sue qualità e a ritagliarsi un ruolo importante, facendosi notare dagli osservatori delle squadre di categorie superiori.
Il Genoa lo ha infatti acquistato al termine della stagione 1990-1991, quella in cui gli azzurri hanno fallito la promozione in B perdendo per 2-1 lo spareggio di Cesena contro il Venezia di mister Alberto Zaccheroni. Dalla squadra rossoblù – si dice per qualche problema con lo staff tecnico – è stato mandato in prestito al Pisa. Nel torneo 1992-1993 il ritorno in rossoblù in serie A e una eccellente stagione, con il successivo acquisto del giocatore da parte della Juventus. Nel settembre del 1993 l’esordio in Nazionale contro l’Estonia, per quella che è stata la sua unica partita con gli azzurri.
Nel maggio dell’anno dopo le prime avvisaglie della malattia, una leucemia acuta, che dopo una battaglia tra momenti di speranza alternati a quelli di sconforto, lo ha purtroppo portato alla morte. La data è quella del 25 aprile del 1995 a Perugia, nella città in cui Andrea era stato curato e in cui aveva avuto il sostegno da vicino del suo amico e compagno di squadra Fabrizio Ravanelli.
Tra le iniziative di ricordo di questi anni, la dedica della biblioteca-Museo del calcio e di una via a Castellabbate, in provincia di Salerno (nella foto sotto, l’inaugurazione, nel gennaio del 2019). Nel 2010 Jvan Sica ha pubblicato il libro “Andrea Fortunato-Una stella cometa” (sopra l’immagine di copertina).