(ANSA) – TORINO, 23 DIC – Sedici anni di carcere è la condanna inflitta oggi dal tribunale di Torino a Michael Umoh Onoshorere, un nigeriano di 23 anni accusato di aver ucciso il connazionale Andrew Yomi lo scorso 18 gennaio a Torino in una palazzina dell’ex Moi occupato. La sentenza è stata pronunciata dal gup Cristina Domaneschi al termine di un rito abbreviato. L’imputato, secondo le accuse, sorprese la vittima nel sonno e la colpì alla testa con un bilanciere di 45 chili; pochi giorni prima aveva tentato di investirla con la propria auto. Il pm Francesco La Rosa ha contestato la premeditazione. Umoh, in aula, ha preso la parola affermando che circa due anni fa era stato molestato sessualmente da Yomi ma che in seguito entrambi erano diventati amici, e che il tentativo di investimento fu un errore (“L’auto era senza freni”); quanto alla morte del connazionale, si trattò di un incidente, ma secondo il pm il suo racconto è smentito dall’autopsia e da altre circostanze.
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