(ANSA) – ROMA, 09 SET – “Antonio Ciontoli ci disse di stare tranquilli che era solo un grande spavento, si trattava di un colpo d’aria partito dalla pistola. Marco stava avendo solo una crisi d’ansia”. E’ quanto ha riferito Viola Giorgini, ex fidanzata di Federico Ciontoli, sentita come testimone nel processo d’appello bis per la morte, causata da un colpo di arma da fuoco, di Marco Vannini avvenuta la notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015 mentre si trovava a casa della sua fidanzata a Ladispoli, centro del litorale romano. Nel procedimento sono impuntati l’intera famiglia Ciontoli dopo che la Cassazione ha disposto un nuovo processo di secondo grado per il riconoscimento dell’omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Marco, ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata a Ladispoli, sul litorale romano. (ANSA).
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