La collaborazione con l’atelier Lithos
(l.m.) Lutto comasco in terra ticinese. È morto domenica a Bellinzona, a 92 anni, il poeta Giorgio Orelli. Le sue ultime fatiche letterarie hanno avuto una cifra comasca: quella dell’atelier Lithos. In giugno, infatti, era uscito La Buca delle lettere, Ragni, due poesie con serigrafia originale a colori di Nathalie Du Pasquier in 80 esemplari. E recentissima è l’uscita di L’altalena, La goccia, altre due poesie inedite con litografia originale a colori di Alfredo Taroni, il patron della Lithos, in 70 esemplari, numerati
e firmati. Orelli oltre che poeta era stato filologo e critico di grande fama. Aveva consacrato grande attenzione alla poesia di Eugenio Montale e a Goethe che aveva tradotto splendidamente in italiano.
«La settimana scorsa ero da lui per firmare le ultime copie – ricorda commosso Taroni – Giorgio è stato fino all’ultimo generoso di aneddoti, ricordi, epifanie. Abbiamo rievocato i suoi trascorsi nel mondo dell’arte e il suo sodalizio con Carlo Carrà, cui ha dedicato un saggio in occasione della mostra in corso a Mendrisio».
Nella foto:
Sopra, Giorgio Orelli. A sinistra, l’opera “La buca delle lettere, Ragni”. A destra, “L’altalena, La goccia”