(ANSA) – LONDRA, 18 FEB – Estradare Julian Assange negli Usa equivarrebbe a “una condanna a morte”. L’ha denunciato oggi alla Bbc John Shipton, padre del fondatore di Wikileaks, detenuto nel Regno Unito e inseguito da anni dalle autorità americane per aver divulgato a suo tempo attraverso giornali come il New York Times o il Guardian migliaia di documenti riservati assai imbarazzanti – in particolare quelli sottratti dagli archivi del Pentagono dalla whistleblower Chelsea Manning – su attività diplomatiche e crimini di guerra attribuiti a Washington. Assange è atteso lunedì 24 da un’udienza cruciale in vista del verdetto di primo grado della giustizia britannica sulla domanda d’estradizione statunitense presentata sulla base di una controversa accusa di spionaggio che per la prima volta prende di mira non una spia e neppure un cittadino Usa, ma un caso di pubblicazione sui media di documenti segreti. Shipton si trova a Londra per partecipare a una mobilitazione in favore del figlio.
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