Restano gravi, ma stazionarie le condizioni dello scout di 8 anni di Treviglio, nel Bergamasco, investito da una fiammata a Como, giovedì sera, durante un falò con gli amici. Il bambino è ricoverato all’ospedale Buzzi di Milano in rianimazione, seguito in collaborazione con gli specialisti del Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano. Ieri, secondo quanto è stato possibile sapere dall’ospedale, il bambino avrebbe bevuto e questo è un segnale indicato come incoraggiante. Nelle prossime ore dovrà essere sedato per una medicazione e potranno essere fatte ulteriori valutazioni sulla situazione complessiva.I referti medici sono stati trasmessi in Procura a Como al magistrato di turno, Pasquale Addesso. L’esatta dinamica dell’incidente è ancora in fase di valutazione. Il bambino partecipava a una vacanza con un gruppo dell’Asi Scout di Agnadello, in provincia di Cremona, che era ospite nella Casa Scout Don Titino (ex Baita Elisa) nel Parco della Spina Verde. Il bambino era attorno al fuoco con gli amici quando, per cause ancora da chiarire, è stato investito da una fiammata, forse mentre provava a ravvivare il fuoco. Le fiamme gli hanno ustionato il viso e le mani, con cui probabilmente si è protetto il volto.Il bambino è stato subito soccorso dai responsabili che accompagnavano il gruppo, che lo hanno trasportato direttamente in auto al pronto soccorso del Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, senza allertare il 112. Dopo le prime cure, vista la gravità della situazione il piccolo è stato trasferito in elicottero al Buzzi.
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«Cesare Pancotto è l’uomo giusto per Cantù». Il presidente Marson suona la carica
«Cesare Pancotto è l’uomo giusto per guidare la squadra di una società dove il grasso non cola dai muri e con molti giovani. Non solo: con una visione in prospettiva, sono sicuro che possa far crescere al suo fianco nel migliore dei modi una risorsa come Antonio Visciglia, tecnico lanciato dal nostro settore giovanile, che fra qualche anno potrebbe guidare la nostra formazione».Davide Marson, presidente in pectore della Pallacanestro Cantù, commenta così l’ingaggio di Cesare Pancotto come allenatore della prima squadra per la stagione 2019-2020. Una notizia che era certa da giorni, ma ieri sono arrivati la firma e l’ufficializzazione dell’accordo.Marson non affronta solo il discorso del coach. «Tra qualche giorno – spiega – Non dovremo più parlare di me come presidente “in pectore”, ma semplicemente di presidente. Stiamo infatti per definire l’organigramma della società».Ma non soltanto. «Stiamo per chiudere una situazione non facile, quella dei debiti pregressi che abbiamo ereditato dalla precedente gestione. Non siamo ancora alla fine del cammino, ma vediamo la meta, e anche questo è un tassello importante nel nostro lavoro».C’è poi il discorso del nuovo palasport Pianella. «Stiamo per tirare le fila di una compagine di imprenditori che si assumerà la responsabilità di portare avanti il progetto. A breve l’incontro da un notaio per le firme».Marson, infine, si dice soddisfatto per il campionato a cui parteciperà la sua Cantù. «Sarà una stagione esaltante – spiega – Ci saranno praticamente tutte le squadre che hanno fatto la storia del basket nel nostro Paese. Con l’ampliamento del numero di formazioni, si sono aggiunte Fortitudo Bologna, Virtus Roma e Treviso è vicinissima alla promozione. Ogni partita sarà una “classica”». Per questo il presidente fa appello ai sostenitori brianzoli: «Credo molto nella campagna abbonamenti che abbiamo appena lanciato – conclude – Contiamo sull’apporto del pubblico e di tutti gli appassionati: tutti gli imprenditori che fanno parte del progetto hanno sottoscritto con entusiasmo le tessere. Speriamo siano in molti a seguirci».
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Premio “Fogazzaro”, si parte con Leonardo
Il premio letterario “Fogazzaro” intitolato al grande scrittore vicentino e lariano di adozione anche per l’edizione 2019 promuove una serie di interessanti incontri culturali sul territorio che invitano tra l’altro a scoprire luoghi pieni di fascino. Lo scrittore e ricercatore lariano Giuseppe Bresciani presenta “Le infinite ragioni. Il manoscritto segreto di Leonardo da Vinci” (Albeggi Edizioni) oggi, alle ore 20.45, nella splendida cornice di Villa Camozzi a Grandola ed Uniti (sede dell’interessante Museo etnografico della Val Sanagra e del municipio di Grandola (nella foto).Il Premio Antonio Fogazzaro non poteva trascurare di celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, e lo fa seguendo la sua linea prediletta, quella letteraria della narrativa, presentando il raffinato romanzo storico e intimista di Giuseppe Bresciani. L’autore immagina che uno studioso inglese entri in possesso di un testo di Leonardo creduto perduto, il Manoscritto di Amboise, la città del dipartimento della Loira residenza dei reali di Francia, dove il vecchio genio, debilitato e amareggiato dalla vita, ha accettato di trasferirsi, ospite del re Francesco I, e dove vivrà dal tardo autunno 1517 al 2 maggio 1519, giorno della sua morte. Durante l’incontro, Giuseppe Bresciani dialogherà con Alberto Buscaglia. La villa è in piazza Camozzi 2. Ingresso libero.
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Paratie, Fontana: «Situazione complessa tecnicamente»
Il presidente della Regione ha confermato il calendario dato dall’assessore Sertori
L’esondazione del Lago di Como ha inevitabilmente riacceso anche il dibattito sulle paratie. Ed è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ieri a Villa Erba, a commentare lo stato dell’iter del cantiere, confermando di fatto i ritardi annunciati dall’assessore regionale al Territorio, Massimo Sertori. Ovvero progetto esecutivo entro il 26 giugno prossimo e pubblicazione del bando di gara per assegnare i lavori entro il 2 luglio.
«Confermo quanto detto da Sertori – ha spiegato Fontana ai microfono di Etv – Si tratta di un cantiere tecnicamente non semplice. Così Infrastrutture ha richiesto qualche giorno in più per poter portare un provvedimento definitivo e soprattutto ben fatto» ha concluso il presidente.Al convegno nazionale di Villa Erba, sul tema “Dalla ricerca Censis sul regionalismo all’autonomia differenziata: cosa cambia per i Comuni? Quale contributo possono dare?” ha partecipato anche il presidente del consiglio regionale, il comasco Alessandro Fermi.
«Il percorso di autonomia che abbiamo avviato, per i Comuni deve diventare l’occasione per rinsaldare la dignità e l’importanza dei sindaci e degli amministratori locali – ha detto Fermi – Una società libera non ha bisogno di Commissari, di caporioni e di ordini dall’alto, ma di partecipazione e di responsabilità diffusa e personale».
Fermi ha toccato anche i temi della disaffezione alla partecipazione alla vita pubblica e dell’indebolimento delle autonomie locali.
«Ora però è venuto il tempo di cambiare e di mettere nella giusta luce il lavoro degli amministratori locali attraverso una narrazione diversa da quella della cosiddetta antipolitica» ha detto ancora.
Fermi ha infine ricordato come nell’ultima tornata elettorale, in ben 188 Comuni lombardi su 995 si è presentato un solo candidato sindaco, mentre in 16 casi addirittura non si è presentato nessuno.
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Nelle trincee militari a lume di torcia
Nelle trincee militari a lume di torcia il 18 giugno. È il tema della nuova passeggiata serale-notturna delle “ex ragazze” ossia le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Spina Verde, inestimabile polmone verde alle porte di Como. Il ritrovo è previsto al parcheggio nei pressi della Sede del Parco in via Dunant, a Cavallasca, frazione di San Fermo della Battaglia. La durata dell’escursione è di circa 3 ore. Si propone una visita alle trincee militari del parco. Evento gratuito, prenotazione anticipata non richiesta. Si raccomandano scarpe comode per sentieri sterrati, spray antizanzare e naturalmente la torcia a portata di mano. Partenza alle 20.
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Milano Show, lariani in prima fila. Il rally nel weekend fra San Siro, Arese e Monza
Un weekend all’insegna dei motori a Milano, nei luoghi più importanti del capoluogo. Va infatti in scena la terza edizione Milano Rally Show.Base della corsa sarà lo stadio di San Siro, dove ci saranno riordini e parco assistenza e dove è stata disegnata anche una prova speciale. Non solo, prima del via è prevista una parata dei concorrenti con il passaggio da piazza della Scala. I tratti cronometrati, oltre che allo stadio saranno sulle piste di Monza e di Arese.Al via un folto gruppo di piloti comaschi, che non sono mai mancati a questa particolare competizione. Con la Skoda Fabia R5 numero 6 partono i canzesi Marco Paccagnella e Davide Bozzo.Numero 10 per il due volte vincitore del Rally Aci Como-Etv Marco Silva (nella foto, affiancato da Marco Vitali), che dopo una lunga pausa torna alle corse, pure su una Skoda R5.Medesima vettura per gli altri lariani Jacopo Civelli (con alle note Daniele Benedetti) e Antonio Rigamonti (con Mirko Franzi).Oggi alle 14, dunque, la parata per le vie del centro; seguiranno le prove speciali “San Siro” (ore 17.30), “Arese” (18.34), “Monza” (20), “San Siro 2” (21.44) e “Arese 2” (22.34).Domani, invece, saranno disputati due nuovi passaggi sulla “Arese” (9.04 e 12.04) e sulla “San Siro” (10.04 e 13) con la conclusione della competizione alle 13.15 sulla pedana d’arrivo posta davanti al glorioso stadio di Inter e Milan.In totale sono 49 i concorrenti iscritti: 40 al via con vetture moderne, 9 con le storiche.
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Lunedì in consiglio comunale torna il regolamento di polizia locale
Superato non senza difficoltà il passaggio in consiglio comunale della discussione sull’avanzo di bilancio, con la componente di Forza Italia che non ha partecipato al voto, lunedì sera ritorna in aula un altro argomento delicato capace di agitare, nelle settimane passate, la maggioranza.In discussione infatti ci sarà la parte restante dei 120 emendamenti presentati al nuovo regolamento di polizia urbana. Un fiume di richieste di chiarimenti e spiegazioni su diversi degli articoli del documento che denota la chiara opposizione su gran parte dei contenuti a partire innanzitutto dalle minoranze alle quali si è unita anche Forza Italia. Il partito che è in maggioranza ma non ha assessori nella giunta, in più occasioni ha detto di voler giudicare ogni singolo emendamento e di voler decidere solo alla fine se votare a favore o meno del testo. Dall’altra parte Alessandro Rapinese sembra invece intenzionato, se i suoi emendamenti saranno accolti, a votare a favore del documento.
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L’Inter in ritiro a Lugano dall’8 al 14 luglio. Allenamenti a porte chiuse
Ritiro a Lugano per l’Inter che si sposta nella vicina Svizzera per preparare la nuova stagione con la squadra guidata da mister Antonio Conte. Ieri la presentazione ufficiale: i nerazzurri saranno nella città svizzera per la prima parte della preparazione dall’8 al 14 luglio. Proprio domenica 14 alle ore 17.30, si terrà allo stadio Cornaredo la Casinò Lugano Cup, con l’amichevole tra l’Inter e la locale squadra, che milita nella serie A elvetica.Come lo scorso anno, quando i nerazzurri lavorarono ad Appiano Gentile, le sedute della squadra per ragioni di sicurezza saranno chiuse al pubblico. Gli allenamenti, in fatti, non si svolgeranno sul terreno principale (dove vi sono le tribune) visto che è in corso il rifacimento del manto erboso, ma sui campi laterali B1 e B2, sfruttando gli adiacenti spogliatoi della tribuna Monte Brè.A rappresentare l’Inter alla conferenza stampa di presentazione c’era l’amministratore delegato corporate Alessandro Antonello e il suo omologo sport Giuseppe Marotta.«Nella nostra città ci sono tutte le condizioni per stare bene e per stare tranquilli – ha detto il sindaco di Lugano Marco Borradori – Abbiamo ospitato più volte la nazionale svizzera e anche quella svedese. Sarà anche un’importante occasione per incontrare i partner dell’Inter».«È motivo di grande orgoglio iniziare la nuova stagione a Lugano, una città e una squadra che sento vicine – ha spiegato Marotta – Lugano rappresenta una realtà di eccellenza sportiva e commerciale. C’è sinergia tra i due club e siamo felici di essere a fianco del Football Club Lugano. Sono contento che il calcio, ancora una volta, farà da aggregatore sociale e costituirà un vero e proprio ponte tra le città di Milano e di Lugano».
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L’Agricoltura ti fa bella: terra, cibo benessere protagonisti domani in provincia di Como
Una giornata dedicata al binomio tra agricoltura e benessere. E’ l’appuntamento che Coldiretti Donne Impresa, attraverso la responsabile lariana Francesca Biffi, lancia per domani pomeriggio a Lurate Caccivio: un evento di ampio respiro “che si rivolge non solo alle donne, ma anche alle famiglie nel loro insieme, con diversi momenti e laboratori che coinvolgeranno i più piccoli”.
“L’agricoltura ti fa bella”, promosso in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Pro Loco, torna dopo il successo dello scorso anno nella cornice – confermata – del parcoCustera. Si comincia alle 15.30 con l’apertura del primo AgriMercato del benessere, dove sarà possibile esplorare la versatilità dell’agricoltura nel campo della cura del corpo e, più in generale, della salute: non mancheranno cosmetici naturali e “agricoli”, creme per ogni parte del corpo, a base di mirtilli, di latte di capra, di zafferano… e ancora, succhi, piccoli frutti, frutta, formaggi, miele, salumi. Insomma, tutto ciò che la sana agricoltura ci può donare per mangiare e stare bene. Alle 16.00 cominceranno le sedute di Yoga con la maestraGretaSilanos: ogni sessione, ad ingresso libero, dura 30 minuti (è consigliabile portare gli asciugamani personali e, se in possesso, i tappetini per yoga).
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La preghiera dei ciclisti al Ghisallo. Oggi la celebrazione con l’arcivescovo Delpini
Settant’anni dalla consacrazione a patrona dei ciclisti: è una giornata di festa oggi al Santuario della Madonna del Ghisallo per celebrare l’importante ricorrenza. Sul colle di Magreglio è atteso l’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che alle 11 presiederà una messa sul piazzale davanti alla chiesetta.Per l’occasione sono attesi personaggi delle istituzioni, di enti sportivi e personaggi del mondo del ciclismo.«Celebrare questo anniversario è prima di tutto un segno di gratitudine per la proclamazione della Madonna del Ghisallo come protettrice di tutti i ciclisti – dice il parroco don Giovanni Giovannoni -. Poi significa anche fare memoria del percorso compiuto in questi settant’anni, ricchi di iniziative dal punto di vista sportivo, ma anche di momenti significativi per la fede».Al termine del rito, ci si sposterà nel Museo del Ciclismo, dove sarà inaugurata una mostra dedicata allo speciale anniversario.In esposizione anche la Bolla Papale oltre a documenti sulla storia del Santuario, foto storiche, volantini d’epoca, vari cimeli e nuove maglie, ritrovate recentemente, che nel corso degli anni sono state donate al Ghisallo e che erano rimaste chiuse negli armadi. Non mancheranno anche quelle di importanti campioni che sono saliti sul colle da giovani, a donare le loro divise da dilettanti, e che poi hanno conquistato successi nelle più importanti gare nazionali e internazionali.Una giornata di festa che ha avuto come prologo, ieri sera, all’interno del Museo del Ciclismo, uno spettacolo teatrale dedicato ad Alfonsina Strada, l’unica donna che, un secolo fa, riuscì a partecipare al Giro d’Italia. “Alfonsina, la corsa per l’emancipazione”, un reading teatrale con musica dal vivo ha visto sul palco Federica Molteni e Pierangelo Frugnoli (alla chitarra).La serata è stata promossa da Bcc Brianza e Laghi, aderente al gruppo Iccrea, principale sponsor del Giro Rosa 2019, un evento quindi che ha fatto da introduzione alla corsa femminile che scatterà tra poche settimane e che prevede anche una tappa che l’8 luglio attraverserà la Brianza Comasca dopo la partenza da Lissone. L’arrivo sarà a Carate Brianza.Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza e Laghi, ha così presentato lo spettacolo andato in scena al Ghisallo: «Una società che non sa guardare al proprio passato, interpretandone i valori espressi, ben difficilmente potrà costruire il proprio futuro» sono state le sue parole.«È questo lo spirito con cui abbiamo originato l’evento dedicato ad Alfonsina Strada, per ricordare il ciclismo attraverso la sua storia, le sue fatiche e i suoi interpreti, per valorizzare in chiave moderna i sacrifici e quanto fatto dai campioni passati – ha aggiunto Pontiggia – Soprattutto quando facciamo riferimento a quanto fatto dalle atlete in quegli anni in cui la maggior parte delle donne svolgeva solo attività lavorative e familiari. Queste atlete hanno permesso l’emancipazione femminile».Giovanni Pontiggia si è anche soffermato sull’importanza del luogo che ha ospitato l’evento. «Quale scenario migliore per raccontare la storia di Alfonsina se non il Museo del Ghisallo, che si trova proprio accanto al santuario della Madonna del Ghisallo? Un luogo che racconta la storia del ciclismo e la devozione che gli stessi ciclisti avevano nei confronti di questo santuario».«Per quanto mi riguarda – ha concluso – e a nome di tutto il consiglio di amministrazione, siamo entusiasti di questa iniziativa e ringraziamo il presidente del Museo, Antonio Molteni, e la direttrice, Carola Gentilini, per averci accolto in questa occasione».