Prima gioia di Arianna Errigo con la sciabola. L’atleta cresciuta nella Comense, inserita per la prima volta nel quartetto azzurro, ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara di Coppa del Mondo disputata in Belgio.Errigo era in gara a Sint Niklaas con le connazionali Irene Vecchi, Rossella Gregorio e Martina Criscio. L’Italia si è fermata in semifinale, sconfitta per 45-39 dalla Russia, per poi vincere la finale per il terzo e quarto posto 45-29 sulla Polonia. Agli ottavi le Azzurre avevano battuto la Germania col punteggio di 45-22, ai quarti avevano superato sugli Stati Uniti per 45-40.La stessa Arianna Errigo non ha nascosto la sua soddisfazione. «È stato bellissimo – ha commentato – Entusiasmante come immaginavo. Grazie di cuore alle ragazze che mi hanno accolto con estrema fiducia, al commissario tecnico che ha scommesso su di me e a tutti i tifosi e appassionati che mi hanno seguito».
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Aram Manoukian presidente di Unindustria Como
Il consiglio generale di Unindustria Como, nella riunione che si è svolta questa sera, ha approvato la proposta della “Commissione di Designazione” relativa alla candidatura dell’imprenditore lariano Aram Manoukian, attualmente presidente e amministratore delegato dell’azienda Lechler Spa di Como, alla presidenza dell’associazione per il quadriennio 2019-2023.Manoukian, che succederà all’attuale presidente Fabio Porro. è da oltre vent’anni nel consiglio di amministrazione di Lechler di cui è presidente dal 2011. È anche componente del consiglio di presidenza di Federchimica. Secondo le procedure previste dallo statuto di Unindustria, nella successiva riunione del consiglio generale il presidente designato proporrà, per la relativa delibera, i nominativi dei vicepresidenti e dei consiglieri incaricati, unitamente alle eventuali deleghe, che, in caso di esito favorevole, verranno sottoposti all’approvazione definitiva dell’assemblea generale di Unindustria Como la cui riunione è già stata prevista nella prossima primavera.
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Annone, rinasce il ponte. In dirittura d’arrivo il cantiere
Sono trascorsi due anni e mezzo da quel tragico pomeriggio
di fine ottobre ad Annone Brianza, lungo la Statale che collega Lecco alla
metropoli lombarda, quando un cavalcavia cedette di schianto finendo sulle
carreggiate sottostanti della superstrada. Il crollo del 28 ottobre 2016
provocò la morte di un uomo, Claudio Bertini, schiacciato dentro la sua auto
dalla campata del ponte venuto giù all’improvviso.Un evento che forse si sarebbe potuto evitare – e su questo
dirà una parola definitiva la magistratura nei prossimi mesi – ma che
sicuramente non si dovrà ripetere.Il cantiere del nuovo ponte, in via d’ultimazione, è stato
“visitato” ieri dal ministro dei Lavori pubblici, Danilo Toninelli, giunto nel
Lecchese per vedere da vicino come procedono i lavori del viadotto iniziati a
marzo dello scorso anno.«È un momento importante – ha detto il ministro ai microfoni
di Etv – tra pochi mesi finirà il cantiere e si potrà finalmente tornare a
circolare sul cavalcavia. Alle tragedie bisogna rispondere così, per evitare
che possano ripetersi».Il viadotto in costruzione è stato realizzato con acciai
speciali e costruito con una campata unica di 44 metri. Le due travi dovrebbero
arrivare già la prossima settimana e per la loro posa sarà necessario chiudere
la superstrada. L’Anas sta valutando i tempi dell’operazione soprattutto per
evitare disagi ai moltissimi pendolari che ogni giorno utilizzano la Statale
che collega la Brianza lecchese con Milano. E a proposito del cantiere di
Annone, Toninelli ha parlato di un «grande piano infrastrutturale di
manutenzione dell’esistente», una strategia necessaria per evitare che si
ripeta quanto accaduto in Lombardia o a Genova con il ponte Morandi.
«Stanzieremo tutte le cifre necessarie – ha spiegato il ministro – Nel contratto
di programma dell’Anas fino al 2020, un programma che si aggiorna ogni anno,
investiremo molto per la manutenzione dell’esistente. Questo si tradurrà in
migliaia di piccoli cantieri sul territorio nazionale nei quali lavoreranno
tante imprese locali».Inevitabili, da parte dei cronisti presenti ieri ad Annone,
anche le domande sulla Tav, alle quali Toninelli ha risposto manifestando
aperto fastidio. «Mi sono tremendamente stancato di parlarne – ha detto il
ministro – E in ogni caso ribadisco il no netto alla Tav, mio e del Movimento 5
Stelle. Se crolla un altro ponte, io come ministro mi sento responsabile,
perché avrei potuto impegnare le risorse della Tav per verificare la stabilità
di quella stessa infrastruttura», ha concluso. -
Andrea Greco espone a Genova
Specchio Neroè il titolo della nuovamostra personale di Andrea Greco, pittore comasco, alla galleria Capoverso di Genova, fino all’ 11 maggio. La mostra, composta da circa venti lavori, è un percorso alla riscoperta, fra citazioni e conoscenze storiche, dell’antico rapporto fra uomo e natura, grazie ad un metodo ricettivo emotivo, sensoriale, un nuovo “sentire”. A proposito dell’artista e della mostra scrive Francesca Lucioni: “Trovandomi di fronte agli ultimi lavori realizzati da Andrea Greco ho avuto la sensazione che cambiassero davanti ai miei occhi. L’oggetto in questione non evocava una tipologia di musica, ma qualcosa che ha a che fare con il concetto più ampio di “suono” e che prende in causa uno spettro più vasto di manifestazioni. Greco è arrivato alla musica come naturale conseguenza della sua ricerca; prendendo infatti in considerazione tutte le serie realizzate finora, ci accorgiamo che movimento e ritmo facevano già la loro comparsa. Lo scarto di questi precedenti lavori rispetto alleMuseè però notevole. È l’elemento temporale il collante fra la musica e l’arte visiva; lo scorrere del tempo senza il quale la musica non potrebbe esistere, rimanda al fare artistico, alla sfida dell’artista di identificare il suo lavoro con la dimensione dell’esserci. Questi due ambiti trovano nell’opera di Greco un’ulteriore conferma e sviluppo, chiamando in causa anche la dimensione esistenziale e ponendo l’opera in una condizione di perenne presente.
L’esigenza di un ritorno ad un rapporto con la natura, lo stare in “ascolto” di essa, viene proclamata sia negli ambiti del sapere che in quelli artistici attraverso atti di denuncia e azioni tese a sensibilizzare l’individuo. È questa sensibilità comune che porta ad avviare rapporti di scambi e conoscenze come è avvenuto recentemente fra Andrea Greco e Ludovico Einaudi, compositore e musicista di fama mondiale che in collaborazione con Greenpeace, ha realizzato una toccante performance dal titolo “Elegy for the Arctic”, dove il compositore ha suonato un pianoforte a coda su una piattaforma galleggiante fra i ghiacci del Polo nord, per sensibilizzare sul problema dell’Artico. Da questo incontro, dell’attenzione di Greco verso questo tema e dall’ascolto dei suoni dell’Universo, si concretizzano tali lavori, una sorta di alfabeto primordiale, dove l’andamento del segno/colore è frutto di una particolare rielaborazione della mente dell’artista. In questa serie è sempre ben distinguibile lo sfondo, mai arido supporto ma sempre materia viva; potremmo chiamarlo un “vuoto pieno”, lo stesso vuoto che viene ricreato negli strumenti musicali e che in dialogo con il pieno permette di eseguire la melodia. Da questi elementi nasce un linguaggio “sensibile”, una scrittura generata e alimentata dall’ascolto di suoni primordiali, flussi energetici e propulsivi che ancora oggi come nell’antichità riescono a stimolare un potere creativo nell’individuo, sia esso artista o osservatore… Non ci resta che osservare attraverso lo specchio nero di Greco.”
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Ancora guai per la piscina di Casate. Slitta la riapertura dell’impianto
Prevista in origine per la metà di marzo (data che tuttavia, come è del tutto evidente, è ormai alle spalle), slitta ancora la riapertura della piscina di Casate.La causa dell’inghippo sarebbe da ricercare in una serie di intoppi nei lavori che erano in corso all’interno della struttura. Problematiche che hanno inevitabilmente allungato i tempi e portato alla mancata riapertura nei termini che erano stati indicati alla vigilia. Uno spostamento in avanti che tuttavia non dovrebbe essere lunghissimo.«La riapertura è prevista tra la fine del mese di marzo e la prima settimana di aprile», conferma al riguardo Marco Benzoni, direttore di Como Servizi Urbani.Il cantiere nell’area sportiva di Casate era iniziato lo scorso mese di settembre e gli interventi erano in fase di programmazione fin da prima dell’inizio della stazione estiva.I lavori, seguendo la tabella del cronoprogramma, sarebbero dovuti durare 150 giorni e terminare entro la fine del mese di febbraio, per un investimento di 280mila euro. Purtroppo non sarà così e si dovrà attendere ancora per qualche settimana. «Alcune lavorazioni non sono state eseguite nel modo corretto – spiega ancora Benzoni, entrando più nel dettaglio dell’intervento in corso – In particolare mi riferisco agli stucchi nella vasca della piscina. Contemporaneamente agli ultimi interventi, stiamo andando avanti con la fase di collaudo», conclude il direttore di Como Servizi Urbani.Una volta, dunque, terminati definitivamente i lavori la piscina di Casate potrà finalmente tornare a disposizione degli sportivi.Intanto, sempre sul problematico fronte delle piscine cittadine (spesso negli ultimi mesi al centro di notizie di cronaca), il Comune di Como, attraverso una nota, ha informato ieri i cittadini e le società sportive che, «a causa di manutenzioni», la piscina olimpica di Muggiò resterà chiusa dalle 21 di oggi alle 9,30 di domani, mercoledì 20 marzo.
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Alzate Brianza, rubano rame da Villa Odescalchi: sorpresi e arrestati
Dovranno rispondere di tentata rapina in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i due ragazzi (di 26 e 39 anni), residenti nel Milanese, arrestati nella serata di mercoledì in flagranza di reato dai carabinieri del Radiomobile di Cantù e dai colleghi della caserma di Lurago d’ Erba. Avrebbero tentato di introdursi all’interno di Villa Odescalchi ad Alzate Brianza con l’intento di rubare pluviali in rame. Una volta sorpresi dal custode lo avrebbero aggredito e minacciato con una tegola. Le perquisizioni – successive all’arresto della coppia – hanno permesso di scoprire anche 160 grammi di marijuana. I due ragazzi sono stati trasferiti nel carcere del Bassone di Albate.
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All’ospedale Sant’Anna “Cure&Parole”
Il reparto di Oncologia dell’ospedale Sant’Anna e l’Associazione “Tullio Cairoli” hanno organizzato in occasione della Festa della Donna la settima edizione di “Donne allo Specchio” con l’incontro dal titolo “Cure&Parole”, in programma nel presidio di San Fermo della Battaglia l’8 marzo alle 14.30 (piano -1 rosso).
Il programma prevede l’incontro con Alberto Pierini, responsabile della struttura di Senologia dell’ospedale Sant’Anna, che illustrerà i servizi della Breast Unit, la presentazione del progetto di scrittura creativa a cura di Paola Zavagnin, conduttrice dei gruppi Mindfulness e di Auto-Mutuo-Aiuto, sedute di trucco e consigli per la cura della pelle con le estetiste specializzate di APEO, l’Associazione professionale di Estetica Oncologica, per le signore in trattamento nei reparti di Oncologia e Radioterapia della struttura comasca.
L’evento è patrocinato da Fondazione Veronesi, Confartigianato-Donne Impresa di Como, e realizzato in collaborazione con NoiSempreDonne onlus e con il contributo incondizionato di Camst.
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Allerta della Protezione Civile, codice rosso per gli incendi
Il tempo stabile e sereno previsto fino a sabato genererà condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di incendi boschivi, anche a causa dell’accentuazione dei venti attesa nelle prossime ore sui settori di Nord Ovest (Valchiavenna, Prealpi Varesine, Comasche e Lecchesi).
Per questo, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia ha emesso un avviso di elevata criticità (codice rosso) per rischio incendio boschivo, dalle ore 12 di oggi e fino al prossimo aggiornamento, anche sul Lario.
Vige pertanto il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a una distanza inferiore a cento metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio.
Scattano, per i trasgressori, le sanzioni previste dalla legge.
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Allarme lago: a causa delle piogge scarse è sotto il livello medio stagionale
Lario sotto il livello medio stagionale, a causa delle piogge scarse. Il lago di Como ieri era più basso di circa 25 centimetri rispetto alla media, oltre -60% nel livello idrometrico. E a causa di questo fenomeno l’irrigazione delle colture questa estate rischia di essere difficile. L’allarme è stato lanciato dall’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bacino.«La quantità d’acqua stoccata sotto forma di neve – si legge in una nota dell’Anbi – è in linea o leggermente al di sotto della media, ma ha registrato un netto calo nel mese di febbraio, a causa delle temperature molto elevate anche in quota. Le previsioni a medio termine annunciano deboli fenomeni meteorici in questo inizio settimana, cui seguirà un ulteriore periodo asciutto fino al termine di marzo».L’agricoltura rischia di soffrirne dato che le attuali riserve idriche difficilmente potranno soddisfare le esigenze del settore.
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Allarme incendi nel Comasco, la siccità fa scattare il codice rosso
Il tempo stabile e sereno previsto fino a domani genererà condizioni favorevoli allo sviluppo e alla propagazione di incendi boschivi, anche a causa dell’accentuazione dei venti attesa nelle prossime ore sui settori di Nord Ovest (Valchiavenna, Prealpi Varesine, Comasche e Lecchesi).
Per questo, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia ha emesso un avviso di elevata criticità (codice rosso) per rischio incendio boschivo; criticità che rimane in vigore fino al prossimo aggiornamento, anche sul Lario.
Nel Comasco vige pertanto il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a una distanza inferiore a cento metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio.