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  • Regione Lombardia, insediato il nuovo Consiglio per le Pari Opportunità

    Regione Lombardia, insediato il nuovo Consiglio per le Pari Opportunità

    Si è insediato questa mattina a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale della Lombardia, ilConsiglio per le Pari Opportunità(Cpo), organo di garanzia istituito con legge regionale e il cui compito principale è valutare l’applicazione di norme antidiscriminatorie, verificare l’attuazione del principio di parità e operare per la diffusione della cultura della parità.

    Il presidente del consiglio regionaleAlessandro Fermi,ha ringraziato le componenti del precedente organismo per l’ottimo lavoro svolto e augurato buon lavoro alle nuove consigliere.

    Letizia Caccavaleè stata eletta presidente, sua vice saràFrancesca Zajczyk. Entrambe sono state indicate per acclamazione. Le altre componenti del Cpo sono:Donata Bertazzi,Paola Macchi,  Ilaria Nascimbene,  Anna Maria Laudomia Passaggio,  Camilla Anna Agnese Sartori.

  • Regione: Fermi incontra il comandante del carabinieri

    Regione: Fermi incontra il comandante del carabinieri

    Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il comasco Alessandro Fermi ha ricevuto oggi a Palazzo Pirelli il comandante della Legione Carabinieri Lombardia, il generale Teo Luzi.

    La visita è stata occasione utile per fare il punto sulla sicurezza e sugli interventi di contrasto alla criminalità nel territorio regionale, con attenzione particolare al problema dell’immigrazione e al pericolo di attentati terroristici. “In particolare grande evidenza–ha detto il Alessandro Fermi-è stata data alla necessità di consolidare quel modello di grande collaborazione tra tutte le forze dell’ordine e le istituzioni che in Lombardia da diversi anni sta dimostrando di funzionare in modo efficiente e puntuale, rappresentando un esempio significativo per il Paese. Ho sottolineato la necessità di potenziare i presidi anche e soprattutto sui territori provinciali della nostra regione, coinvolgendo direttamente i Comuni e estendendo i protocolli d’intesa già esistenti tra sindaci e comandanti delle caserme locali anche in quei territori dove ve ne è necessità e non sono stati ancora sottoscritti”.

  • Regina riaperta. Festa in Svizzera: giornata di caos sulle strade del Comasco

    Regina riaperta. Festa in Svizzera: giornata di caos sulle strade del Comasco

    Via libera alle auto sulla Regina a partire dalle 19 di ieri sera. Si sono concluse le operazioni di messa in sicurezza della strada di Argegno al confine con Colonno dopo la frana caduta la scorsa domenica. A darne conferma è il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli, che fa sapere come nella giornata di ieri siano stati eseguiti gli ultimi lavori di pulizia della strada dopo le operazioni di messa in sicurezza.

    La riapertura della Regina è stata più volte posticipata. Troppi i massi e il materiale roccioso che rischiava di precipitare sulla carreggiata, reti paramassi da sostituire e non da ultimo l’occlusione di un canale per lo scorrimento dell’acqua piovana. A metterci lo zampino anche il maltempo che ha rallentato le operazioni e fatto cadere altro materiale roccioso dalla parete. In quattro giorni sono stati rimossi oltre 200 metri cubi di detriti e materiale franoso. Ora, finalmente, residenti e turisti non saranno più costretti a deviare sul percorso alternativo attraverso la Valle Intelvi e la Svizzera, dove si sono verificate lunghe code a causa di altri piccoli cantieri. Tanta la rabbia degli automobilisti per la concomitanza dei lavori nella zona. Nei giorni scorsi traffico in tilt tra Porlezza e Carlazzo per lavori di asfaltatura. La situazione ora tornerà a normalizzarsi anche se la Regina non sarà ancora totalmente libera dai cantieri. Continuano i lavori sul versante opposto per la frana caduta lo scorso settembre.

    Mattinata di passione per gli automobilisti comaschi. Il traffico durante il ponte per la festa dell’Ascensione in Svizzera non è una novità, e puntualmente a risentirne sono i vicini di casa italiani. Traffico congestionato a Chiasso-Brogeda; automobilisti in coda in entrata alla barriera di Como-Grandate e traffico in tilt tra Chiasso centro e la frontiera. Lunghe code anche sulla Napoleona e centro città bloccato, con parcheggi già al completo dalle prime ore della mattina.

  • Regina, le proteste non servono, l’Anas chiude da lunedì

    Regina, le proteste non servono, l’Anas chiude da lunedì

    A poco sono valse le proteste e le preoccupazioni espresse sia da parte degli operatori turistici sia dai frontalieri, che per raggiungere il posto di lavoro percorrono la Regina anche all’alba. La strada della sponda occidentale del Lago di Como tornerà a spezzarsi in due.

    Scatteranno dopo il weekend le chiusure notturne sulla Regina all’altezza di Argegno. Il provvedimento è stato confermato dall’Anas ieri mattina con un comunicato ufficiale che non lascia spazio a possibili ripensamenti.La chiusura è prevista da lunedì 21 maggio, a sabato 2 giugno.

    «Il provvedimento, le cui modalità sono state oggetto della riunione in Prefettura a Como il 15 maggio – spiegano dall’Anas – sarà in vigore nel solo orario notturno compreso fra le ore 20.30 e le ore 5.30 del giorno successivo e consentirà di eseguire in piena sicurezza specifiche lavorazioni necessarie alla ricostruzione del muro». Si è salvato soltanto il weekend, visto che per mitigare il più possibile i disagi al traffico, tra le ore 20.30 di sabato 26 e le ore 5.30 di lunedì 28 maggio non sarà istituita la chiusura e durante tale periodo sarà ripristinato il senso unico alternato.

    I percorsi alternativi. Chi proviene da Como ed è diretto a Menaggio, sarà deviato sulle provinciali 15, in direzione Castiglione di Intelvi e quindi in direzione Argegno.La viabilità proveniente da Menaggio e diretta a Como sarà invece deviata sulla provinciale 13, in direzione Castiglione di Intelvi, e successivamente sulla provinciale 15, in direzione Argegno.

  • Regina intasata, Laglio lancia il “pulmino a chiamata”

    Regina intasata, Laglio lancia il “pulmino a chiamata”

    “Un pulmino a chiamata, gratis, per lagliesi e ospiti”. Così su Facebook il sindaco di Laglio Roberto Pozzi lancia il nuovo servizio che da metà giugno a metà settembre, dal prossimo anno, “grazie ai proventi della Tassa di soggiorno”, il Comune di Laglio metterà a disposizione, allo scopo scrive il primo cittadino di “supplire la carenza “storica” di servizi di mobilità del nostro, come di altri paesi del lago”. “Mettiamo a disposizione il nostro Scudo da 8 posti per un primo anno di prova – scrive il sindaco sul social network – l’obiettivo è quello, se il progetto riscuoterà consensi, dicondividerlo con gli altri paesi della Riva Romantica.E non solo per il periodo estivo.  Garantendo agli ospiti delle strutture ricettive quella mobilità a corto raggio, della quale oggi, difficilmente, possono usufruire. Godere al mattino di uno degli affacci più belli al mondo non dovrà più sottostare al contrappasso della scomodità perpetua di una viabilità pubblica vieppiù carente. O almeno ci proviamo…”.

  • Regina chiusa di notte, scoppia la protesta

    Regina chiusa di notte, scoppia la protesta

    Il “caso frana” sul lago fa di nuovo tremare il turismo. È rivolta ad Argegno per l’annuncio della chiusura della statale Regina dalle 20.30 alle 5.30 a partire dalla prossima settimana, a causa dei lavori per il ripristino dello smottamento avvenuto nel settembre scorso.Il traffico sarà interrotto completamente e l’annuncio ha scatenato nelle scorse ore un mare di polemiche. Sul piede di guerra sono innanzitutto ristoratori e albergatori, ma anche i frontalieri che all’alba vanno a lavorare in Svizzera.«Il malcontento è fortissimo, ci mettono in ginocchio – ha detto ieri Roberto De Angeli, sindaco di Argegno – La chiusura al traffico della statale in un orario così ampio creerà gravi disagi soprattutto per attività commerciali, alberghi e ristoranti ma anche per chi lavora. Durante la riunione in Prefettura ho fatto presente questa situazione e ho chiesto di ridurre la fascia di chiusura, ma la risposta è stata negativa».Il primo cittadino di Argegno chiedeva una soluzione diversa.«Tutti vogliamo che i lavori vengano fatti – ha precisato De Angeli – ma il buon senso direbbe di chiudere qualche notte in più ma per meno ore. Fino alle 23 sulla Regina c’è un traffico importante e dalle 5 il flusso di mezzi riprende per il passaggio dei frontalieri. Chiudere alle 20.30 non può che creare disagi. Abbiamo sopportato per ben otto mesi una situazione difficile, con il ritardo nell’avvio del cantiere. Ora che finalmente i lavori sono partiti sarebbe più corretto tenere conto delle esigenze di tutti e fare qualche sforzo in più».L’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Dotti, già sindaco di Argegno, non esclude prossime azioni di protesta.«Il malumore è davvero tanto – dice l’ex primo cittadino – Sono pronto a promuovere una manifestazione di protesta. Anas non può mettere in ginocchio un intero territorio, rischiamo un danno economico fortissimo».Al momento, salvo novità, a partire da lunedì 21 maggio e fino al 4 giugno, la circolazione sulla Regina verrà completamente sospesa nel tratto interessato dai lavori ad Argegno dalle 20.30 alle 5.30, ad eccezione delle giornate di sabato e domenica.

  • Reddito di cittadinanza, dopo il test parlamentari all’attacco e in difesa

    Reddito di cittadinanza, dopo il test parlamentari all’attacco e in difesa

    Reddito di cittadinanza. Raramente in passato c’è stata tanta attenzione sulla misura di un governo. Più che sulla tassa per entrare in Europa del governo Prodi, più del tormentone sull’abolizione dell’Ici sulla prima casa del governo Berlusconi. Come il mitologico vaso di Pandora, basta poi che qualcuno apra il coperchio per scatenare una ridda di commenti. Così è avvenuto anche con la pubblicazione del “Sole 24 Ore”, che ha simulato a quante famiglie potrebbe arrivare l’aiuto di Stato. A Como e provincia sarebbero soltanto il 4,3%, ovvero 11.200 famiglie. Molto meglio la situazione nel Sud Italia. Per Crotone, Napoli e Palermo si parla di oltre una famiglia su cinque.Quindi il reddito di cittadinanza non è cosa per comaschi? «Ora non ho modo di verificare i dati del Sole 24 Ore» risponde il parlamentare comasco del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Currò via WhatsApp da Roma.«Anche perché manca la definizione del collegato – ovvero i paletti esatti, entro i quali si muoverà la misura – Dai nostri dati il 47% dei destinatari del reddito sono al Nord, quindi l’eventuale discrimine rispetto ad altre aree geografiche non ha modo di esistere. Con riferimento specifico alle famiglie, attendiamo dati ufficiali» conclude.Anche Alessandra Locatelli, parlamentare leghista, difende la misura del governo gialloverde.«Non è detto che la simulazione rispecchi la realtà – dice – D’altra parte sia il Rei (Reddito di inclusione) del passato governo, sia il futuro reddito di cittadinanza, vanno incontro a povertà e disoccupazione. E tutte le statistiche sul tema parlano si situazione più grave al Sud Italia. Si va ad aiutare dove ci sono difficoltà». Alessandra Locatelli spiega poi come la precedente misura avesse gravi lacune sui centri per l’impiego, che ora verranno risolte.«La misura conterrà tutti i mezzi necessari per la sua applicazione» conclude.Di parere ben diverso, Chiara Braga, parlamentare del Pd. «Sarebbe stato sufficiente mantenere e affinare il reddito di inclusione per aiutare migliaia di famiglie, invece si è voluto sottrarre risorse a reali amministratori per ricompensare quel territorio che ha sostenuto il Movimento Cinque Stelle nelle ultime elezioni», attacca duramente Chiara Braga.«Questo aiuto condanna le persone alla dipendenza economica», conclude.Ancora più duri i termini utilizzati dal deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti.«Si tratta di assistenzialismo verso il Sud Italia dal sapore truffaldino – dice Butti – Perlopiù sostenuto dalla Lega che fino a pochi mesi fa aveva nella denominazione dei gruppi parlamentare “Lega Nord per l’indipendenza della Padania”. Hanno rifatto la Cassa del mezzogiorno. Dove c’è povertà si deve dare lavoro, non la mancia».Butti fa anche una seconda riflessione.«Mi piacerebbe sapere quante delle 11mila famiglie della provincia interessate dal Reddito di cittadinanza sono comasche e quante sono quelle straniere. Sono convinto che avremmo delle belle sorprese», conclude.

  • Reddito di cittadinanza a “Nessun Dorma” Confronto in diretta su Etv a partire dalle 21.15

    Reddito di cittadinanza a “Nessun Dorma” Confronto in diretta su Etv a partire dalle 21.15

    Reddito di cittadinanza: a chi andranno i 780 euro mensili promessi in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle e adesso in procinto – forse – di diventare norma di legge? Come potranno essere spesi? E quale impatto avranno sulla curva dei consumi?

    Se ne parlerà domani sera a Nessun Dorma, il talk show condotto da Andrea Bambace in onda tutti i venerdì sera su Etv.Il focus su una delle misure annunciate dal governo più discusse delle ultime settimane vedrà protagonisti in studio quattro ospiti che commenteranno e analizzeranno la questione da punti di vista ovviamente diversi tra loro.

    Il Movimento 5 Stelle, che ha fatto del reddito di cittadinanza una sorta di bandiera politica, sarà rappresentato da Raffaele Erba, consigliere regionale eletto nel collegio di Como. Sarà poi interessante ascoltare sul tema la posizione di Tommaso Currò, che nella scorsa legislatura è stato eletto alla Camera con i pentastellati ma è poi passato al Pd.

    Altro ospite annunciato sarà Giorgio Masocco, ex leghista, oggi indipendentista e secessionista. Per capire come gli italiani potranno spendere il reddito di cittadinanza e chiarire altri aspetti di tipo tecnico sarà poi prezioso il contributo di Mauro Antonelli, dell’Unione Consumatori.È possibile prenotare un posto per assistere in diretta alla puntata allo 031.330061 o via mail a nessundorma@espansionetv.it. Durante la puntata – che inizierà come sempre alle 21.15 – linee telefoniche e WhatsApp aperte per gli interventi dei telespettatori da casa.

  • Record al Balbianello, quest’anno oltre 116mila presenze

    Record al Balbianello, quest’anno oltre 116mila presenze

    Con oltre 116.00 presenze, Villa del Balbianello a Tremezzina (foto) è il Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano più visitato in Italia. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa di questa mattina che si è svolta alla presenza di Giuliano Francesco Galli, Area manager FAI Lombardia Prealpina; Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina; Stefano Moscatelli, Delegato Presidenza FAI Regione Lombardia; Lucia Spini, Responsabile promozione Beni FAI;  Roberta Di Febo, Capo Delegazione FAI Como; Annalisa Filippone, Responsabile gestione operativa Villa del Balbianello; Luca De Ascentis, Associazione Amici del Presepe sezione Tremezzina. È stata l’occasione per presentare anche le iniziative future.

    “Il lago di Como è in un periodo di grazia, è più famoso all’estero che in Italia” dichiara Giuliano Francesco Galli, Area Manager FAI Lombardia Prealpina a commento del record di visitatori registrato da Villa del Balbianello: come detto solo quest’anno 116mila visitatori (dati aggiornati ad oggi), di cui oltre 85.000 stranieri per lo più provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia, ma anche da India, Brasile, Israele e Indonesia. E anche una coppia dalle isole Hawaii.

    L’attrattiva che Villa del Balbianello esercita sui turisti unisce il fascino del lago con quello di una location per eventi da sogno, matrimoni vip e l’intramontabile ricordo dei filmStar Warse007. Anche a distanza di tanti anni dal “sì” pronunciato da Anakin Skywalker e Padmé Amidala (al secolo Hayden Christensen e Natalie Portman) inEpisodio II – La guerra dei cloni, sono numerose le coppie che approdano su questo promontorio perun matrimonio in “stile Star Wars”con lo sfondo della loggia che incornicia il panorama del lago.

    Un successo costante: è stata superata per il quarto anno consecutivo la quota delle 100.000 presenze e confermato il primato quale Bene del FAI con il maggior numero di visitatori, la dimora del Cardinal Durini ha ospitato nel 2018 anche circa 120 matrimoni (di cui 25 con rito civile grazie a una convenzione con il comune di Tremezzina) e una decina di eventi aziendali. Il calendario per il 2019 è già molto fitto, con oltre 70 prenotazioni e già molte richieste per il 2020.

    Di conseguenza è stato aumentato anche l’impegno per le future attività. Confermata l’’apertura invernale, che verrà replicata anche quest’anno fino all’Epifania 2019. La scorsa stagione, sono stati 2.300 i visitatori che hanno apprezzato le bellezze della villa e la duplice installazione della Natività nella darsena e nella Loggia Segrè, a cura degli Amici del presepe – sezione Tremezzina che si sono occupati dell’installazione.

    Per la stagione invernale, sarà aperta al pubblico dalle ore 11 alle 17 (ultima visita della Villa alle 15.30, ultimo ingresso al parco alle 16) nei seguenti giorni: 17, 18, 20, 23, 24, 25, 27 e 30 novembre, 1, 2, 4 e 7 dicembre. Inoltre, nel periodo dall’8 dicembre al 6 gennaio, non sarà possibile visitare gli interni della Villa, ma solo la biblioteca e il cartografo, la Loggia Segrè e i Presepi dalle 11 alle 17 (ultimo ingresso al parco alle 16) nei seguenti giorni: 8, 9, 11, 14, 15, 16, 18, 21, 22, 23, 24, 26, 28, 29, 30 e 31 dicembre, 1, 4, 5, e 6 gennaio.

    Altra conferma la tradizionale rassegna “Tremezzina Gastronomica edizione 2018” che farà tappa a Villa del Balbianellosabato 17 novembrecon la serata “A cena dal Conte Monzino”.

    Il richiamo al conte Guido Monzino sottolinea lo stretto legame della storica dimora con il suo ultimo proprietario, a cui dal 2 marzo 2018, giorno anniversario della sua nascita, è intitolata la strada che sale alla Villa. Imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, il conte Guido Monzino (1928-1988) dedicò gran parte della sua vita alle imprese alpinistiche e alle esplorazioni. Fu il primo a portare la bandiera italiana al Polo Nord e in cima all’Everest. Ha compiuto venti spedizioni in tutto il mondo, tra cui si ricordano la traversata delle Grandes Murailles, il Cerro Paine, la prima assoluta del Kanjut Sar.

  • Ratti, ricavi in forte crescita (+17,3%). Bene Italia e Unione Europea

    Ratti, ricavi in forte crescita (+17,3%). Bene Italia e Unione Europea

    L’ingresso dello stabilimento della Ratti a Guanzate

    Fatturato in forte crescita per Ratti spa nel primo trimestre di quest’anno, con un incremento del 17,3% rispetto al medesimo periodo del 2017. Il consiglio di amministrazione dell’azienda tessile di Guanzate ha esaminato oggi i dati relativi ai primi tre mesi del 2018. I ricavi complessivi hanno raggiunto quota 24,7 milioni di euro (+3,6 milioni rispetto al 31 marzo 2017).«L’aumento delle vendite – spiega una nota della società – è principalmente riferibile all’area Ratti Luxe», che ha registrato una crescita del fatturato di 3 milioni di euro (+35,4%), dovuta soprattutto al positivo andamento del segmento dei tessuti per l’abbigliamento femminile. Bene anche l’area Fast Fashion, che ha incassato un milione di euro in più (+115,2%). In calo invece i segmenti Arredamento (-14,8%) e Ratti Studio (-8,6%).Per quanto riguarda le aree geografiche, ricavi in aumento di 2 milioni di euro in Italia (+25,5%) e di 1,2 milioni nel resto dell’Unione Europea (+18,6%), mentre calano negli Usa (-17,1%) e in Giappone (-26,9%).