Palasport di Muggiò, il Coni ci riprova

Palasport di Muggiò, il Coni ci riprova

Ultima chiamata per il palazzetto di Muggiò. Anzi non solo per il palasport, ma per tutta l’area, compresa la piscina e la pista d’atletica.Dopo il naufragio della cittadella sportiva pensata dalla giunta Botta, ma mai decollata, nonostante alcuni passaggi chiave anche nell’era Bruni, è il Coni provinciale a fare un ultimo tentativo. Il Comitato olimpico, che sul territorio lariano ha come delegato Marco Botta, figlio del compianto sindaco Alberto, promette un passaggio fondamentale per i primi mesi del 2016.«Abbiamo già una prima ipotesi di organizzazione degli spazi, degli eventuali costi di gestione e delle possibili entrate – spiega Marco Botta – Pensiamo di presentare un progetto concreto all’inizio del 2016 alle società sportive e alle federazioni». Perché il principale problema dell’intera operazione potrebbe essere proprio la gestione della struttura sportiva. Bisogna insomma individuare uno o più soggetti che si facciano carico dei costi e del mantenimento della cittadella.«I fondi si possono trovare anche attraverso i bandi regionali – prosegue Botta – Per quest’anno c’erano, mi sembra, 200 milioni e nel 2016 dovrebbero essercene altrettanti. L’importante è costruire un progetto di gestione, mantenendo la natura sportiva degli impianti. Poi servono partner a supporto delle società sportive e delle federazioni».Il Comune di Como è a fianco del Coni in questa fase di progettazione.«Abbiamo già fatto alcuni incontri – spiega l’assessore allo Sport, Luigi Cavadini – naturalmente auspichiamo questa soluzione». Nessuna delle società sportive del capoluogo, Calcio Como a parte, al momento è però strutturata per una simile operazione.«Abbiamo tante realtà operose, ma si tratta di onlus – dice Cavadini – non hanno risorse proprie, e quelle che hanno, le utilizzano per la gestione ordinaria».In altre zone della provincia ci sono stati invece esempi virtuosi, di impianti sportivi sorti grazie alla collaborazione tra amministrazioni pubblica e società.«L’ultimo esempio è quello di Cernobbio – dice Botta – ma anche in passato sono sorti impianti importanti e funzionali. Penso a Villa Guardia o Alzate Brianza, a Cagno e Casnate con Bernate. In città siamo invece fermi a trent’anni fa».I problemi degli impianti sono approdati di recente anche in consiglio comunale a Como, con la situazione indecorosa della palestra della scuola Massina di Monte Olimpino.«Purtroppo non è l’unica – dice Botta – ci sono problemi a Sagnino, ma anche in città, con la Negretti ancora senza convenzione. La stessa Ronchetti di via Giulini necessita di interventi strutturali sulle uscite di sicurezza. In via Giussani la situazione è stata risolta da pochi mesi».Problemi che il Comune conosce bene.«La scorsa estate è stata programmata una prima fase di interventi nelle scuole, che hanno compreso anche le palestre ed è stata una boccata d’ossigeno – spiega l’assessore – conosciamo la situazione di Monte Olimpino e spero che si possa risolvere nella prossima tornata di lavori. Gli interventi non dipendono direttamente dal nostro assessorato».Paolo Annoni