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Palazzo Cernezzi mette in vendita la scuola di Monte Olimpino. Entro il 12 aprile le offerte: si parte da 1,3 milioni

Palazzo Cernezzi prova a vendere l’ex scuola elementare di Monte Olimpino. L’edificio di via Canova 11, tutt’ora adibito a scuola (ad oggi risulta sede del Complesso scolastico paritario Michelangelo Buonarrotti, che ha fatto il suo open day in gennaio) andrà all’asta con seduta pubblica il prossimo 16 aprile.Le offerte, in busta chiusa, vanno presentate entro mezzogiorno del 12 aprile. Si parte da poco più di 1,3 milioni di euro. La delibera del consiglio comunale sull’alienazione era arrivata lo scorso anno.Si tratta del primo tentativo di vendita. Difficile fare previsioni, considerato anche il naufragio delle aste precedenti per quanto riguarda i beni pubblici: dall’ex carcere di San Donnino all’ex Orfanotrofio di via Grossi, passando per i padiglioni dell’ex Sant’Anna a Camerlata.Qui, però, si tratta di cifre inferiori, come anticipato.«Per la vendita – si legge nel bando pubblicato giovedì all’Albo Pretorio di Palazzo Cernezzi – si procederà mediante asta pubblica con il sistema delle offerte segrete in aumento da confrontarsi con il prezzo a base d’asta». Le offerte devono quindi essere superiori alla base di 1 milione 325mila euro.L’ex scuola elementare di Monte Olimpino è su tre livelli, seminterrato (dotato di una piccola palestra), rialzato e primo piano. Riguardo agli attuali occupanti, il bando precisa che il contratto di affitto è scaduto. «L’immobile è tuttora utilizzato a fini scolastici, senza che vi sia un contratto in corso di validità e non compete, pertanto, all’attuale utilizzatore alcun diritto di prelazione», si legge sempre sul bando.I presupposti per partecipare all’asta sono quelli standard, ovvero una cauzione del 10% del valore dell’immobile (132.500 euro) e un assegno circolare non trasferibile, intestato al Comune di Como, di €1.415 euro per il rimborso di tutte le spese dell’asta pubblica, comprese quelle sostenute per la pubblicazione dell’avviso, che sono a carico dell’aggiudicatario della gara. L’assegno verrà restituito entro 30 giorni in caso di non aggiudicazione.

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