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Palla di fuoco nel cielo di Natale. Era un “bolide”

Avvistato in tutto il Comasco. Decine le segnalazioni a vigili del fuoco e forze dell’ordineLa data sul calendario ha fatto inevitabilmente pensare alla stella cometa. In realtà, la “palla di fuoco con una scia rossa” avvistata da centinaia di comaschi il giorno della vigilia di Natale era quasi certamente quello che in termini tecnici si chiama bolide, una meteora particolarmente luminosa visibile a occhio nudo.L’oggetto non identificato è stato notato in numerose zone del territorio lariano. Decine di persone hanno anche contattato i centralini di vigili del fuoco e forze dell’ordine

temendo che si fosse verificato un incidente. «L’ipotesi più probabile è che si trattasse di un bolide – sottolinea l’astronomo comasco Corrado Lamberti – Il giorno della vigilia di Natale il cielo era bellissimo, molto sereno e facile da osservare. Due giorni prima, mentre stavo fotografando il cielo nelle stesse condizioni favorevoli mi è capitato di vedere un bel bolide che ha lasciato una scia luminosa e molto intensa».Il passaggio di un bolide – che in inglese si definisce non a caso fireball, palla di fuoco – nella maggior parte dei casi non può essere previsto e spesso non viene neppure segnalato. «Tutto è lasciato al caso – sottolinea Lamberti – Il passaggio non può essere previsto. I bolidi non fanno parte di sciami, sono oggetti celesti che rientrano in atmosfera e, se cospicui a livello di massa, lasciano una scia luminosa che genera l’effetto di una palla di fuoco. «La descrizione dell’oggetto avvistato sabato scorso coincide proprio con la descrizione di un bolide – prosegue ancora l’astronomo lariano – probabilmente di notevole magnitudine e quindi con un effetto visibile a occhio nudo. È normale anche che le segnalazioni provengano da una zona ampia, perché si parla di un raggio di un centinaio di chilometri in cui l’oggetto è visibile. Il bolide si muove rapidamente perché entra in atmosfera a una velocità di 30-40 chilometri al secondo e poi inizia a distruggersi».In un primo momento, dalle segnalazioni dei comaschi sembrava che l’oggetto fosse localizzato nella zona dell’Alpe del Vicerè. «In quell’area, in realtà, non c’era nulla di particolare – dice Alessandro Fermi, sindaco di Albavilla. Indubbiamente le notizie circolate hanno suscitato però molta curiosità e qualche apprensione».

Anna Campaniello

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