(ANSA) – ROMA, 15 MAR – Tutti con il pallone sotto la maglia per manifestare solidarietà a Lara Lugli. Quello dei giocatori della A2 maschile della pallavolo, in segno di solidarietà con Lara Lugli, “è stato un gesto bellissimo. A sostegno della mia battaglia, ma non solo. A sostegno di tutte le donne”. Così la pallavolista, ospite di Radio anch’io Sport (Rai Radio 1), ha commentato quanto accaduto ieri. Lugli è in causa con la sua società, il Pordenone, per una mensilità mai percepita dopo essere rimasta incinta. “Con Valentina Vezzali (da poco sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, ndr) non ho ancora parlato, ma se riceverò una sua telefonata sarò felice di farlo” ha aggiunto la giocatrice. Che venerdì ha invece sentito Giuseppe Manfredi, nuovo presidente Fipav, “per chiarire alcuni punti che non gli erano chiari. Fiduciosa? Non so, sono loro che si devono informare presso gli enti che da tempo lavorano su queste vicende. Il Pordenone? Non ho più avuto contatti”. Senza il professionismo, il mondo dello sport femminile di compromessi ne vive “tanti e gravi, la maternità è importante. Noi che succedono queste cose lo sapevamo – ha detto Lugli – Non dobbiamo fare finta di scandalizzarci, ma fare qualcosa di condreto per cambiare le cose”. Su un doppio binario: “Un cambio di mentalità che deve andare di pari passo con nuove leggi e nuove tutele. Le due cose sono imprescindibili”. (ANSA).
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