Paolo Annoni è il nuovo assessore all’Ambiente. Il sindaco Landriscina: «Una scelta tutta mia»

Un vero colpo di scena ieri mattina a Palazzo Cernezzi. Mentre tutti attendevano lo spacchettamento delle deleghe dell’ex assessore Marco Galli, è invece arrivato l’annuncio: in giunta entra un nuovo assessore. Si tratta del giornalista di lungo corso Paolo Annoni che andrà ad occupare la scomoda poltrona lasciata dal predecessore, andando a ricoprire tutti i suoi ruoli: Ambiente, Ecologia, Parchi e giardini, Sport e Tempo libero. A comunicarlo, ieri mattina nella sala consiliare, il sindaco Mario Landriscina. «È stata una scelta tutta mia, spero nessuno abbia a lagnarsi del fatto che non l’ho condivisa prima – ha detto il sindaco specificando come gli altri componenti di giunta fossero all’oscuro, fatta eccezione per Elena Negretti e Adriano Caldara intervenuti alla presentazione – Paolo ha dato grande disponibilità, ho avuto modo di apprezzare una sua sincera volontà che ho indagato più volte. È una figura civica, che si colloca in una lista civica (Insieme per Landriscina, la lista a cui apparteneva anche Marco Galli)».Una scelta dunque molto rapida ma ben ponderata da parte del primo cittadino.«Quando ho intervistato Paolo sulle conoscenze dei temi dell’amministrazione e su questo mondo – ha aggiunto il sindaco – l’ho trovato molto preparato, anche per la professione che svolge che porta naturalmente a conoscere e approfondire. Ho compiuto una scelta di cui sono fiero e orgoglioso: chi si mette in gioco merita sempre il mio apprezzamento e davvero ho ammirazione per il tratto umano della persona». Emozionato per la nomina e per il fatto che d’ora in poi sarà lui l’oggetto degli articoli di giornale, è così intervenuto Paolo Annoni. «La mattina del giorno in cui si è dimesso l’assessore Galli eravamo insieme a una manifestazione sportiva e io non sapevo nulla di quanto sarebbe accaduto la sera in consiglio comunale – ha raccontato il neo assessore – Quando poi per lavoro ho sentito il sindaco ho semplicemente detto che io, se fosse servito, sarei stato a disposizione. Lui era incredulo, ma ero sincero». Una disponibilità dunque molto apprezzata dal primo cittadino che ha voluto vederci chiaro e così dal primo contatto alla nomina ufficiale sono passati solo pochi giorni. «Non ho mai avuto tessere di partito – ha spiegato Annoni – e da cronista, cittadino e padre non sono stato tenero con questa amministrazione in diverse occasioni. Poi ho conosciuto le persone che ne fanno parte, le ho apprezzate e quando c’è stato bisogno di riempire la casella, io ho solo detto “presente”. Ora chiedo una mano, per una città che sembra piacere a tutti tranne che ad alcuni comaschi un po’ troppo criticoni». Ovviamente essendo un neofita dalla vita politica è venuto spontaneo chiedere al neo assessore quali saranno le priorità tra i tanti temi delicati che rientrano nelle sue competenze. A partire dall’ambito sportivo, sia in tema di impianti sportivi che di società. «Andremo ad ascoltare le società e convocheremo la Consulta dello sport. Per fare un esempio, leggere che le Rane Rosa si allenano alle 6 di mattina in viale Geno mi dà proprio fastidio, una situazione che va risolta – spiega l’assessore – Sul palazzetto dello sport, la partita è complicata, ora è presto esprimersi anche se a Muggiò sono convinto che non sia necessaria una struttura da 2.500 posti. La soluzione è il Palasampietro, oltre al fatto che a Cantù ne arriverà uno da 5mila. Se si potesse fare qualcosa di meglio per aiutare soprattutto lo sport di base, allora ci butteremo anima e corpo per trovare finanziamenti e progetti». Adesso dunque il neo assessore avrà davanti a se diversi mesi impegnativi. Già ieri pomeriggio infatti ha partecipato alla riunione di giunta in programma per iniziare a prendere confidenza con la macchina amministrativa oltre che per essere presentato a tutti gli altri componenti che erano rimasti all’oscuro della nomina. Tanti e delicati, come detto, i temi che dovranno essere gestiti dal neo assessore al quale, come collega delCorriere di Como(ora in aspettativa), vanno i migliori auguri di buon lavoro.