Paratie, proposta Cinque StellePali d’acciaio e panconi mobili
Un sistema di pali d’acciaio inossidabile, fissi o rimovibili, a cui fissare in caso di innalzamento del livello del Lario le barriere, i panconi, o le palancole che siano. Questa è la ricetta che il Movimento Cinque Stelle ha presentato ieri mattina in Comune a Como per chiudere l’opera paratie. Presenti tutti i vertici pentastellati lariani, a iniziare dal consigliere regionale Raffaele Erba e dal consigliere comunale a Como, Fabio Aleotti.Con Erba e Aleotti anche due tecnici, l’architetto Doriam Battaglia (noto anche per la sua fervente attività artistica di pittore) e il geometra Cesare Adinolfi, già candidato alle regionali per il M5S. Il progetto è stato protocollato il Regione tra le “osservazioni” sul cantiere delle paratie di Como ed è stato redatto anche con la collaborazione dell’ingegnere Pierluigi Monchiero.«Avremmo ritenuto opportuno non realizzare questa opera – ha affermato Fabio Aleotti nell’iniziare la discussione – ma arrivati a questo punto di avanzamento del progetto vorremmo almeno rilanciare delle proposte per contenere i costi di realizzazione e manutenzione».«La nostra idea è più semplice – ha aggiunto il capogruppo pentastellato – Funzionale e duratura rispetto a quella della Regione e prevede un sistema di palificazioni, con dei pali di acciaio inossidabile fissi o amovibili che seguirebbero l’andamento della passeggiata, a cui ancorare i panconi in caso di esondazione».«Abbiamo chiesto due mesi fa alla Regione di poter visionare il progetto definitivo, ma non abbiamo ancora avuto risposte – ha detto Erba – La nostra idea permetterebbe un risparmio di almeno il 30 o 40%», ha concluso.Il cantiere è fermo ormai da sei anni. Le ultime opere realizzate da Regione Lombardia hanno riguardato l’arredo urbano, per rendere il lungolago nuovamente percorribile dai comaschi e dai turisti. Lo scorso ottobre l’assessore agli Enti Locali, Massimo Sertori, aveva presentato a Como, prima agli amministratori e poi in un incontro pubblico, l’ultima fase dei lavori. Opere per 15 milioni di euro, con semplificazioni rispetto all’originale progetto del 2008, ma senza stravolgerne l’anima.Il cantiere dovrebbe riaprire nell’autunno del 2019, per chiudersi definitivamente nella primavera del 2022.
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