Due marocchini ubriachi danno in escandescenza e spunta un coltello(a.cam.) Tensione e attimi di paura venerdì sera alla mensa del povero di Cantù per due giovani marocchini che, visibilmente ubriachi, hanno inveito contro i presenti e sembra abbiano anche minacciato i volontari con un coltello. Gli operatori della struttura, dopo aver provato invano a calmare i magrebini, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. I due hanno inveito anche contro i militari dell’Arma e sono stati arrestati per resistenza e danneggiamento.Come fanno quotidianamente, anche venerdì i volontari in servizio nella struttura di via Cimarosa, a poca distanza dalla chiesa di San Paolo e da piazza Garibaldi, erano impegnati nella distribuzione dei pasti alle persone in difficoltà che chiedono aiuto alla mensa canturina. Due fratelli marocchini, sembra frequentatori della struttura, per futili motivi hanno iniziato a lamentarsi e poi a inveire contro i presenti.Sembra che i due fossero visibilmente ubriachi. I volontari hanno provato a tranquillizzarli e a riportare la calma, ma la situazione stava degenerando e sono stati quindi costretti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Prima dell’arrivo dei carabinieri della compagnia di Cantù, i magrebini avrebbero anche minacciato gli operatori con un grosso coltello da cucina, poi nascosto all’arrivo dei militari.I carabinieri della stazione di Cantù, arrivati in pochi minuti in via Cimarosa, hanno provato a loro volta a tranquillizzare i giovani, ma i due marocchini hanno inveito anche contro i militari dell’Arma. Dopo aver tentato di aggredire gli uomini delle forze dell’ordine, i marocchini hanno colpito la gazzella dei carabinieri, rompendo un vetro. I due non si sono calmati neppure una volta caricati sull’auto e uno dei due ha danneggiato la carrozzeria con una testata.Sembra che i carabinieri siano stati costretti a fermarsi anche durante il tragitto dalla mensa alla caserma per calmare i giovani, che continuavano ad agitarsi, sputare e inveire anche una volta in auto. Entrambi sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento e sono stati rinchiusi in camera di sicurezza in attesa di comparire in Tribunale a Como per il processo con rito direttissimo. Ieri mattina i volontari hanno consegnato alle forze dell’ordine il coltello impugnato da uno dei marocchini per minacciare i volontari.
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